BANCHIERE s.m.

0.1 banché, bancher, banchiere, banchieri, bankeri, bankiere.

0.2 Da banco.

0.3 Doc. fior., 1211: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1211; Doc. sen., 1277-82; Stat. pis., 1322-51.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Stat. palerm. (?), 1351.

0.5 Locuz. e fras. banchiere principale 1.

0.7 1 [Econ./comm.] Operatore finanziario che fornisce servizi quali il cambio di valuta e il prestito di denaro o riceve depositi da terzi. 2 Falegname (?).

0.8 Gian Paolo Codebò 23.04.2001.

1 [Econ./comm.] Operatore finanziario che fornisce servizi quali il cambio di valuta e il prestito di denaro o riceve depositi da terzi.

[1] Doc. fior., 1211, pag. 36.11: It. lib. ci(n)qua(n)ta di nuovi, ke diede (per) noi A QUARNERI F. GUAZZI di Porte Sa(n) Pietro, ke LI fecie dare A BERNARDO ba(n)kiere di Pisa xiii dì i(n)tra(n)te NOVE(M)BRE.

[2] Doc. sen., 1277-82, pag. 535.7: Ancho die dare XXIII fiorini d'oro per meità di quaranta et sei fiorini che ne cholse Graziano in Perosia da Melaucio banchiere et fuoro per ciento due lib. et quatro sol. et quatro den. chortonesi a richolti in f. trecento trenta et quatro.

[3] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 48.81, pag. 127: Sempre odia om sé corale, / che segue in carne vil brutta voglienza. / Desconverrea non poco a bancher bono / vetro alcun comprar libra d'argento; / e non più, per un cento, / suo, sé e Dio dare in via piggiore?

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 96, vol. 1, pag. 427.28: Et che neuno banchiere o vero cambiatore de la città, debia ricevere in deposito alcuna pecunia d'alcuno da XXV libre in su, se prima non dà ricolte, secondo che detto è.

[5] Gl Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 96, vol. 1, pag. 427.16: Anco, statuimo et ordiniamo che tutti et ciascuni argentieri o vero banchieri, volgarmente chiamati, et li cambiatori de la città di Siena, apo li quali usato è fare diposito di pecunia, debiano dare sufficienti ricolte a li consoli de' mercatanti di Siena, di rendere la pecunia, la quale apo loro si disponesse, secondo li ordinamenti et li statuti de la Mercantia de la città di Siena…

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 56.23, pag. 330: e dixe che in una contrâ / monto poveri una viâ / se scadavam a lo sor / e raxonavam inter lor, / li soi benfaiti loando / e li aotri vituperando, / speciamenti un segnor / de gran richeze e grande onor, / chi Pero banché s'apelava, / chi mai limoxina non dava.

[7] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 6, pag. 34.7: Ciaccho fu fiorentino, e fu banchiere; e per lo troppo mangiare e bere venne sì guasto de gl'occhi, che non conoscieva le monete, e quasi divenne ritruopicho, e era da la gente schifato.

[8] Stat. palerm. (?), 1351, pag. 73.7: Item ki non sia nullu bankeri nì altra pirsuna tanta ustinati ki diia di ogi in ananti abinari carlini, et cui l'abinassi, fora chantatu allegramenti et perdiria la munita, et qualunquata pirsuna l'acusassi, vinissi ad Henrigu di Gracianu et darriali uncia una di viviraiu.

[9] Stat. pis., 1322-51, cap. 74, pag. 531.25: Et iuro che anderò al Capitano et alli Antiani del populo di Pisa, et in delle predicte cose interporrò le parti miei, che spetial capitulo si pogna in del Breve del Comune di Pisa, che lo Podestà et li suoi iudici et assessori siano tenuti et debiano, sotto certa pena, dalla 'ntrata del loro offitio, ricevere ydonea pagaria da tutti li banchieri et taulieri, cusì citadini come forestieri, di dare et restituire le quantità tutte in delli loro quaderni debite, a qualumche alli quali sono tenuti.

[10] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 27, S. Giovanni el., vol. 1, pag. 249.1: Sì che era uno banchiere, ch'avea nome Pietro, molto ricco e potente, ma troppo spietato a' poveri; ché li poveri, che li andavano a casa, sì li cacciava con ingiuria e con indegnazione.

[11] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Mc 11, vol. 9, pag. 245.11: ed entrato nel tempio, incominciò a cacciare li compranti e vendenti nel tempio; e riversò le mense de' banchieri, e le cattedre de' vendenti le colombe. || Cfr. Mc. 11.15: «mensas nummulariorum»

- Locuz. nom. Banchiere principale. || Att. solo in Stat. sen., 1343.

[12] Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 150.3: Et se forse avenisse che esso banchiere principale non rendesse la pecunia a llui diposta overo de la città et del contado di Siena si partisse coll'avere altrui overo a cchi si richiamasse di lui non rispondesse et non ubidesse et stesse a ragione secondo l'usanza de la Mercantia [[…]], allora e' consoli per ogni modo constrengano cotali ricolte pigliandoli en persona et e' loro beni a sodisfare e' dipositi e l'acomandigie e le promessioni et ogni altra cosa per la quale fusse tenuto esso banchiere principale secondo gli statuti predetti enfino a la detta somma di dumiglia libr. per rata di ciascheuno creditore per la sorte sua.

2 Falegname (?). || L'es. potrebbe anche ricadere in 1, tuttavia la menzione dei banchieri occorre in una enumerazione di mestieri tipicamente 'artigianali'.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 79.31: loco li fabracarie chi faceano le brache e le camise, loco li fusarie chi faceano li fusi delle femmene. Loco erano banchieri; loco speciale…

[u.r. 09.06.2010]