0.1 baractare, baractarle, baractasse, baractasseno, baractate, baractatu, baracti, baractò, baratà , baratando, baratar, baratare, baratata, baratta, barattando, barattano, barattar, barattare, barattarono, barattasse, barattata, barattate, barattati, barattato, baratti, barattjno, baratto, barattolla, barattono.
0.2 Fr. ant. barater, prov. baratar (LEI s.v. baro, 4, 1406.39).
0.3 Doc. venez. (>pis.-lucch.), 1263: 1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1298; Cronica fior., XIII ex.; Stat. pis., 1304; Doc. volt., 1326; Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).
In testi sett.: Lett. mant., 1282-83 (?); Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.7 1 [Econ./comm.] Permutare beni, pagare beni dandone in cambio altri. 1.1 Fig. 1.2 [Econ./comm.] Scambiare illecitamente, da parte di un funzionario pubblico, un bene o diritto pubblico per denaro. 2 Pattuire un prezzo. 3 Ingannare. 4 Giocare d'azzardo. 5 [Milit.] Sconfiggere, sbaragliare.
0.8 Massimiliano Chiamenti 02.04.2001.
1 [Econ./comm.] Permutare beni, pagare beni dandone in cambio altri.
[1] Doc. venez. (>pis.-lucch.), 1263, pag. 29.13: Ed ancho lasso a questo ser Giorgio piena bailia e podestade di vendere, di baratare, d'i[n]vestire, d'alogare e de conduciere queste cose i·mano del bailo di Venesia in Achan a rischo e aventura de questa avere.
[2] Lett. mant., 1282-83 (?), 3, pag. 16.38: Sapiè ch'el meso che ve' doveva dar lo capello na fo robà ma malamento l'à baratà e non gaveva raxon, che s'aviva ben pagà e conduto da Rimeno in Mantoa a mie spese...
[3] Stat. sen., 1298, dist. 2, cap. 11, pag. 210.4: Ma se colui e' beni et le cose del quale fussero integite, comparirà et promettarà, et idonea et sufficiente cauzione et securità darà di stare a ragione, et di non baractare e' detti beni et cose, ma di rappresentarli a volontà di quelli cotali offiziali, possa et debbia quella cotale integina fare rivocare.
[4] Cronica fior., XIII ex., pag. 96.9: E volle che per tucte le chiese dello Imperio il Papa facesse le electioni, e tucte possessioni e dignitadi di Sam Piero le quali avea vendute o in altro alienate o baractate, per la cagione della discordia ch'avea auta colla Chiesa o per niuna altra cagione, liberamente le fece rendere; et tucte l'altre possessioni le quali avea tolte ad l'altre chiese, o a cherici o a laici, per cagione della decta guerra, fedelmente dispensò che tucte fussono rendute.
[5] Stat. pis., 1304, cap. 50, pag. 686.10: Et similemente, nulla persona possa nè debbia donarle, nè baractarle, u mandarle a Fiorensa, vel compararle.
[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 25.327, pag. 160: E chi pò sì provare, / non pensar che restesse / ed en sé remanesse: / par che non fosse essuto; / l' Amor sì l' ha bevuto, / la Veretà mutato, / lo suo è barattato, / de sé non ha vigore.
1.2 [Econ./comm.] Scambiare illecitamente, da parte di un funzionario pubblico, un bene o diritto pubblico per denaro.
[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 22, 46-54, pag. 537, col. 2.13: E fo 'l ditto Ziampolo tanto inanci al preditto Re e ave tanto stato in soa Corte, c'avea possanza de destribuere offizii e grazie in molta quantità , le quale baratando per pecunia, el despensava in modo no licito né onesto...
[2] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 14.5, pag. 26: Che 'l barattier che barattar gli lece, / non lassa mai quella cosa che piglia, / sempre coperto a grappar s' assottiglia, / sì che la pena lor ben si confece.
[1] Doc. volt., 1326, 10, pag. 24.18: Il iovidì che l'opera fu, e Forciore venne ala Pieve e baractò uno fiorino da ser Ubaldo e poscia se n'andò.
[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 27.2, pag. 56: Gelosia, che stava in sospeccione / Ch'ella del fior non fosse baratata, / Sì fe' gridar per tutta la contrata / Ch'a llei venisse ciascun buon maz[z]one...
[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 19, par. 2, vol. 2, pag. 50.28: Exiu Pilatu a li iudei, et dissi: - Eu non trovu caxuni di morti in kistu homu, ka issu si excusa: eu, nè nullu meu avi factu rebelliuni nè cuntradictiuni a lu romanu imperiu. - Li iudei gridaru: - Illu avi baractatu tuctu lu populu, incuminzandu da Galilea fini hiczà...
[1] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 19, pag. 49.11: E' t'acusarò che tu es in taverna"; (e) e' dis: "Nicolò, el no è vegnù né p(er) çugar né p(er) barata(r); an port-el sto bon hom a Venet(ia); va'-me de casa p(er) cortesia!"
5 [Milit.] Sconfiggere, sbaragliare.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 20, pag. 420.20: In quello medesimo tempo Quintilio Varo con tre legioni infino al fondo fue barattato, e recato al neente da' Germani, che si rubellaro per grande avarizia e soperbia che usava ne' subietti...
[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 29, pag. 38.13: Preteio e Catellina non stavano oziosi, anzi richiedevano li nemici mortalmente; e tanto si tramise Pretegio che la insegna dell'aquila fu abbattuta a la costa di Catellina, e le sue schiere furorotte e barattate del tutto.
[u.r. 11.02.2019]