BARBARÌA s.f.

0.1 barbaria, barbarìa, barberia, barberìa.

0.2 Da barbaro.

0.3 Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/50 (sic.>tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Stat. pis., 1322-51.

In testi sett.: Doc. venez., 1313 (2).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 T Doc. venez., 1313 (2): le case de Barbaria; Iscr. S. Maria Carità , 1348 (venez.): miser Piero Trivisa(n) d(e) Barbaria. || Cfr. G. Tassini, Curiosità veneziane, Venezia 1863, p. 659.

0.7 1 Terra abitata dai barbari. 2 [Geogr.] Terra dei Bèrberi (Nord Africa). 3 Il territorio di Troia.

0.8 Niccolò Scaffai 15.05.2001.

1 Terra abitata dai barbari.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 38.20: Quale maggiore ardimento che al principe, lo signoreggiatore dell'umana generazione, e di tutte le genti di barbarìa, alcuna cosa mostrare dell'uso, ed ammaestramento delle battaglie?

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 5, pag. 377.5: E come furiosamente e strabocchevolmente imprese la via sì come con una lena in questo si manifesta, che l'Alpi et il Reno trapassò tra dì e notte, passando venti milia passi: a modo che per Barbaria vinta, contento d'uno solo compagno, Antabagio duca, trapassoe.

[3] ? Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 28, pag. 490.12: Annibale sarebbe più grave nemico nella sua terra, che nell'altrui: nè avrebbe Scipione a fare con Siface re di non composta barberia usato di menare esercito di mezzi servi statarii… || Traduce «nec Scipioni aut cum Syphace inconditae barbariae rege», dove il lat. barbaria vale probabilmente nel senso proprio di 'terra dei barbari', piuttosto che in quello traslato di 'rozzezza, inciviltà'.

2 [Geogr.] Terra dei Bèrberi (Nord Africa). || Può sovrapporsi a barbarìa 'terra abitata dai barbari'.

[1] Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/50 (sic.>tosc.), 63, pag. 180: «Cercat'ajo Calabr[i]a, Toscana e Lombardia, / Puglia, Costantinopoli, Genoa, Pisa e Soria, / Lamagna e Babilonïa [e] tut[t]a Barberia: / donna non [ci] trovai tanto cortese, / per che sovrana di meve te prese.»

[2] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 5.30, pag. 76: Medi, Persi ed Elamiti, / Iacomini e Nestoriti, / Iurgïani, Etïopiti, / Indïa e Barbaria.

[3] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), Son. 50.2, pag. 768: La pena che sentì Cato di Roma / in quelle secche de la Barberia, / lor ch'al re Giuba pur andar volia, / veg[g]endo la sua gente istanca e doma, / non sembl' a mme che fosse sì gran soma / d'assai, madonna, com'or è la mia…

[4] Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.), cap. 31, pag. 153.4: Tra l'altre qualitadi di superbie figurativamente nominate e in Giganti formate, qui d'una, nominata Anteo, così si ragiona; il quale, secondo le poetiche iscritture, in alcuna valle di Barberia, appresso Cartagine, con grandissima e furiosa forza lungo tempo si resse…

[5] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 1, cap. 4, pag. 112.25: Era nella detta provincia di Barberia una città piccola, chiamata per nome Fass, piena di molto popolo, e assai acconcia di fortezze da difendersi per battaglia, nella quale cittade si raccolse lo detto Arabo chiamato per lo suo diritto nome Alchafi…

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 2, vol. 1, pag. 19.31: Factu pluy convinivili a lu animu de Massinissa ca a lu sangui affricanu. Jà sia chò que apertene a iudicari li custumi per li naciuni? Quillu qui era natu intra lu mezu de barbaria sì reparau lu altruy sacrilegiu.

[7] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 7, pag. 561.6: Elli cercava le ripe del Nilo non esplicabili, e li ampi campi, e la sparta barberia e li piegati e li avvolti accerchiamenti de' fossi del Nilo, colli ammaestramenti de' vecchi d'Egitto.

[8] Stat. pis., 1322-51, cap. 121, pag. 564.7: Et iuro, che se io udirò che bisogni all'utilità delli homini di questo ordine del Mare di mandare alcun corrieri u vero legno Oltra mare, u in del Garbo, u Barbaria, u vero alcune parti per utilità di questo ordine…

[9] Gl Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 9.9, pag. 362: Questo paese par che si distingua / di vèr levante con le maggior Sirti: / e Barberia è detta in nostra lingua.

[10] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 9, pag. 696.5: «Signor mio, malvagio viaggio fece la galea, sì come in Creti senti', là dove io rimasi; per ciò che, essendo ella vicina di Cicilia, si levò una tramontana pericolosa che nelle secche di Barbaria la percosse, né ne scampò testa, e intra gli altri due miei fratelli vi perirono.»

[11] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 24, pag. 370.1: Libia è verso Barbaria, ove morì Catone.

[12] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 25, vol. 1, pag. 126.2: Figliuoli di Dadan furono Assurim (di cui Somma fu primieramente nomata; e poi degli altri discendenti di costoro fu detto di prima Affrica e Barbaria, però che abitarono da prima le terre ed i paesi) e Latusim e Laomin.

3 Il territorio di Troia.

[1] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 447.21: E tu, Elena, desiderasti d'uscire del tuo reale palagio per vedere l'isola di Citera, acciò che sotto pretesto di pagare lo voto tu potessi vedere lo marito di Barbaria e sotto pretesto delle cose licite alle non licite pervenire.

[u.r. 26.09.2008]