BARBUTO agg./s.m.

0.1 barbuta, barbute, barbuti, barbuto, varvuto.

0.2 Lat. volg. *barbutus (LEI s.v. *barbutus).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Distr. Troia, XIII ex. (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Lett. napol., 1356; Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.7 1 [Detto di piante e vegetali:] dotato di radici. 2 Fornito di barba. 2.1 [Detto di una donna:] che ha peluria eccessiva sul mento. 2.2 Fig. Adulto, maturo. 2.3 Il Barbuto: soprannome di Rustico Filippi. 3 Sost. Soldato che indossa la barbuta (?).

0.8 Niccolò Scaffai 09.04.2001.

1 [Detto di piante e vegetali:] dotato di radici.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 29, pag. 359.8: Et Martiale Cuoco disse: pensati ke la spina fresca picciola nonn- è buona, ma la forte e la molto barbuta ferma la spina ne la terra…

2 Fornito di barba.

[1] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 171.11: Ulixes fue riccho re e ffu nero, barbuto e piloso, grosso e ccòrto e fforte, savio e sottile, e ffue il più bello parladore che ll'uomo sapesse.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 12, pag. 53.8: E qui è da sapere che ogni bontade propia in alcuna cosa, è amabile in quella: sì com'è nella maschiezza essere ben barbuto, e nella femminezza essere ben pulita di barba in tutta la faccia…

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 23, 97-114, pag. 484, col. 1.6: e dixe ch'i fandisini che mo èno in le cune, li quai se consolano et agosonlase cum questa vose: 'nanna, nanna', abiano barbuta la guança, tale vendeta serà.

[4] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 5, par. 1, pag. 688.25: Ameto [[…]] poggiato in terra il noderoso bastone, sopra la sommità di quello compose ambo le mani, e sopra esse il barbuto mento fermato, come se quivi non fosse, fiso la cantante, alienato, mirava…

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (i), par. 69, pag. 154.38: Quinci, cioè dalle parole da Virgilio dette, fur quete, cioè quetate, senza alcuna cosa più dire, le lanute gote, cioè barbute, Del nocchier della livida palude, cioè di Carone.

[6] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 157.20: E avendo detto queste cose, cioè parole, incontanente e' venne uno mal vecchio barb[ut]o in su lo lido del mare e recava in mano una tanaglia e una pala di ferro tutta ardente di fuoco...

[7] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 8, pag. 36.17: Fu un omo bruno, peloso, varvuto, con uno grannissimo ventre.

2.1 [Detto di una donna:] che ha peluria eccessiva sul mento.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 166.2, pag. 115: Una donna vechia, teribel molto, / longa, barbuta, nera cum grand'ossi, / l'altrier mi clamò...

2.2 Fig. Adulto, maturo.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 7.102, vol. 2, pag. 116: Ottacchero ebbe nome, e ne le fasce / fu meglio assai che Vincislao suo figlio / barbuto, cui lussuria e ozio pasce.

2.3 Il Barbuto: soprannome di Rustico Filippi.

[1] Jacopo da Leona, a. 1277 (tosc.), 1.2, pag. 207: Segnori, udite strano malificio / che fa il Barbuto, l'anno, di ricolta: / ch'e' verso l'aia rizza tal dificio, / che tra' sì ritto, che non falla volta.

3 Sost. Soldato che indossa la barbuta (?).

[1] Lett. napol., 1356, 2, pag. 124.25: Et a mustrare p(r)incipio de loro bona intencione è nicissario che Jan Malatacha, cu(n) cinquicentu oy quatrucentu a lu manco barbuti, siano sencza tardancza in Piscara et revochesse (et) redducase a la Compagna la gente de Jan de Fontanarosa (et) de Valliveneventana.

[u.r. 11.02.2019]