BARCAIUOLO s.m.

0.1 barcaiuol, barcaiuolo, barchaiolo, barchaiuoli, barchaiuolo, barcharol.

0.2 Da barca 1.

0.3 Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.); Stat. pis., 1322-51; Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.).

In testi sett.: Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Lavoratore addetto al governo di imbarcazioni, sia marittime sia fluviali, adibite al trasporto di merci. 1.1 Chi traghetta passeggeri da una riva all'altra del fiume.

0.8 Marta Rapezzi; Roberta Cella 14.11.2000.

1 Lavoratore addetto al governo di imbarcazioni, sia marittime sia fluviali, adibite al trasporto di merci.

[1] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 1, pag. 21.1: Marco barcharol çurà t(es)t(imoni), lo qual dis: «E' digo ch'e' era a la Tor p(er) lavorar (e) he' audii che lo capet(an) diseva a maistro Iacom "laro", e multe vilanie.

[2] Stat. pis., 1322-51, cap. 7, pag. 473.3: Et quelli capituli tutti, et ciascheduni di loro, in tutto et per tutto servare et adempiere, et ad executione mandar fare: in prima, cioè, tutti et ciascheduni della cità di Pisa, come del suo contado et distrecto, da Ciecina in qua, barchaiuoli, piactaiuoli, schafaiuoli, nighieri, conductori, per sè u vero per altrui.

[3] Stat. pis., 1322-51, cap. 93, pag. 544.9: Et siano tenuti tutti li barchaiuoli, piactaiuoli et schafaiuoli li quali usano per acqua dolce, non prendere allogagione da alcuno merchatante per portare alcun caricho di sale u d'altra mercantia per lo fiume d'Arno da Pisa a Signa, se quella scrivere non fanno in delli acti della corte del Mare per li notari della dicta corte, con licentia delli comsuli, u d'alcuno di loro.

[4] Stat. pis., 1322-51, cap. 72, pag. 530.27: Et che neuno barchaiuolo o piattaiuolo possa nè debbia, con sua barcha, piatta u vero altro legno carichato in Porto Pisano, partirsi del dicto Porto, se non per venire alla cità di Pisa.

[5] Stat. pis., 1322-51, [1330] Agg., cap. 2, pag. 599.22: Et che nullo piattaiuolo o vero barchaiuolo possa o ver debia lo dicto legno discaricare colla dicta barcha o vero piatta, se none cavato di tascha colla dicta sua barcha o ver piatta, et che a lui toccasse la gita; ad pena di lire diece per ciascuno che contra facesse. || La regolamentazione statutaria pisana prevede l'estrazione a sorte (cavare di tasca) delle imbarcazioni volta per volta impiegate nello scarico delle navi attraccate a Porto Pisano. Il servizio (e il relativo compenso) è costantemente indicato come gita.

1.1 Chi traghetta passeggeri da una riva all'altra del fiume.

[1] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 3.26, pag. 47: Poi pon' un fiume c'à nome Acheronte, / e, dentro, 'l barcaiuol decto Carone / che de la barca a l'anime fa ponte. / Questo fiume non già senza cagione / ch'è navigato da questo nighèo / questo poeta poetando pone...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. II, cap. 12, vol. 1, pag. 78.3: E truovasi che il detto beato Fridiano vegnendo da Lucca a Firenze in pellegrinaggio per visitare la chiesa ov'è il corpo di santo Miniato a Monte, non potendo entrare in Firenze perché ancora erano pagani, e trovando il fiume d'Arno molto grosso per grandi piove, si mise a passare in su una piccola navicella contro al volere del barcaiuolo, e per miracolo di Dio passò liberamente e tosto, come l'Arno fosse piccolo, e colà dove arrivò fu poi per gli cattolici fiorentini fatta la chiesa di Santo Fridiano per sua devozione.

[u.r. 11.02.2019]