0.1 barda, barde, bardi, varda.
0.2 Ar. barda'a (DEI s.v. barda).
0.3 Doc. catan., 1345: 1.
0.4 In testi tosc.: Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.).
In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Doc. catan., 1345.
0.7 1 Sella priva di arcioni. [Specif.:] lo stesso che basto.
0.8 Massimiliano Chiamenti 09.03.2001.
1 Sella priva di arcioni. [Specif.:] lo stesso che basto.
[1] ? Doc. catan., 1345, pag. 40, col. 2.1: opera ki porta, verdi pir mirra (?), li bardi pinti, leunellu, indecu, liume salati, candeli di sivu pinti.
[2] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 256v, pag. 114.17: Sagma me vel Sagma tis... que falso vulgo dicitur sale, idest sarcina animalis vel barda asini.
[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 10, cap. 40, vol. 2, pag. 429.12: A Spurio Nauzio comandò che, levate le barde a' muli, con alquante coorti vistamente facesse uno torno, e celatamente salisse in uno monte ch'era ivi presso, e quando la battaglia fosse più spessa, ch'egli scendesse e facesse levare grande polverio.
[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 54, vol. 1, pag. 775.2: E andando verso que' paesi, usano selle lunghe a modo di barde congiunte con usolieri; e quando sono i que' camini disabitati e ne' loro esserciti, l'uomo e il cavallo in sul campo a scoperto cielo fanno u letto sanz'altra tenda, e in tempo sereno aprono le bande delle loro selle a modo di barda, e fannosene materasse, e sopr'essa dormono la notte...
[5] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 36, pag. 73.29: Non pertanto, acciò che alcuna imagine di steccato opponessero, legate le barde de' somieri alle some, come ordinati all'usata altezza, e dove a questo lavorio mancavano le barde, opposto un cumulo d'ogni generazione di sargine il circondavano.
[6] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 74, pag. 164.9: - Dite ciò che voi volete; lasciate pure andare il cavallo. - E non lo guardava però in viso, se non poco. Costui s'andava con le gambucce spenzolate a mezzo le barde, combattendo e diguazzando; e quello cotanto che diceva, lo dicea con molte note, come se dicesse uno madriale, secondo le scosse che avea, che non erano poche.
[7] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 75, pag. 194.16: et alcuna fiata le plage sonno piene et alcu(n)na fiata so(n)no vacue et piccole; advene alcuna fiata p(er) casone de fore, q(ua)n lu dosso sentesse lesione dalla sella voi varda, voi troppo grave incarco, et d' altre cose semelgiante ad queste.
[u.r. 05.12.2022]