BASTANZA s.f.

0.1 bastança, bastancia, bastanza; f: bastanzia.

0.2 Da bastare.

0.3 Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.).

In testi sett.: Lodi Vergine, XIV in. (ver.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.); Stat. castell., XIV sm.

0.5 Locuz. e fras. avere bastanza 1.1.

0.7 1 Quanto è sufficiente (per qno o per qsa); possesso di quanto è sufficiente; sufficienza, sazietà, abbondanza, appagamento. 1.1 Fras. Avere bastanza: avere il primato, avere la meglio. 2 L'essere durevole, durata.

0.8 Massimiliano Chiamenti 29.06.2001.

1 Quanto è sufficiente (per qno o per qsa); possesso di quanto è sufficiente; sufficienza, sazietà, abbondanza, appagamento.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 6.35, pag. 58: Unde bastanza fôra, donna mia, / se cortesia mercede in voi trovasse, / che l'afanno passasse / e ritornasse in gioia e in piacere, / ché troppo sofferére mi contrarìa…

[2] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 4.7, pag. 907: dritto / ki non à sua bastanza: / lo Komune è sconfitto.

[3] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 44.77, pag. 118: Ser Orlando da Chiusi in suo podere, / sì vi tene savere, / che non partite fior di sua piagenza: / perch'a giente parvenza / vi face el mondo e Dio sempre portare, / e a ciascuno dare / sua parte e sua bastanza in onni cosa, / perch'al piacer ben de ciascun vi posa.

[3] Poes. an. urbin., XIII, 23.68, pag. 590: Vidi l'omo k'è infollito, / e fforsi ke nacque tale: / tu si' savïo e scaltrito, / e 'l to senno operi male; / op' èt' essere ammonito; / ma si 'l facto non çe vale, / le parole non so' sale / ke ttutta bastança dia.

[4] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 8.52, pag. 513: Le summe cose ke ppuse 'l Signore / ne la Sua lege cun molta bastança: / amare Lüi cun tucto lo core, / amar lo proximo in nostra 'guallança; / eo l'aio tolto l'avere e la vita, / per me è gita assai gente in perdizio.

[5] Gl Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 12, pag. 334.4: Promettono le false traditrici, se bene si guarda, di tòrre ogni sete e ogni mancanza, e aportare ogni saziamento e bastanza; e questo fanno nel principio a ciascuno uomo, questa promessione in certa quantità di loro acrescimento affermando; e poi che quivi sono adunate, in loco di saziamento e di refrigerio danno e recano sete di casso febricante intollerabile; e in loco di bastanza recano nuovo termine, cioè maggiore quantitate a[l] desiderio, e con questa, paura grande [e] sollicitudine sopra l'acquisto.

[6] Lodi Vergine, XIV in. (ver.), 137, pag. 83: O ki poria unca dir cun bastança / de vui, stradolcissima regina, / defin ke de la vostra carno sancta / en terra Deo sen fe' cella e corona!

[7] Stat. castell., XIV sm., pag. 151.35: E che lla detta fratenita non possa mai aquistare posessioni fore del luogo nostro, nè hedificare churiose e alt(r)e case se non solamente a capacità e a bastança di conpanni, con ciò sia cosa che 'l nostro Singnore (Gesù) (Cristo) descendesse della gloria de Dio Padre, volse a sé despensare la pove(r)tà.

[8] Gl F Giovanni Dominici, XIV ex. (fior.): Questa è quella sufficienzia ovvero bastanzia suppletiva de'nostri mancamenti. || Dominici, Il libro, p. 497.

1.1 Fras. Avere bastanza: avere il primato, avere la meglio.

[1] Puccio Bellondi (ed. Minetti), XIII ex. (fior.), 76a.6, pag. 226: Tener volete del dragon manera, / c'à sette teste d'una similglianza; / che tanto fôra traferoce fera, / se l'una a l'altra portas[s]ero inoranza, / che, s'ongne gente fosse in una schiera, / contro di llui no averebon bastanza!

2 L'essere durevole, durata.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 12, pag. 230.9: Però che il Tevere cresciuto per piove non usate, e spandendosi più che non potrebbe essere creduto, per grandezza e per bastanza disfece tutte le magioni di Roma poste nel piano. || Traduce il latino «vel diuturnitate vel magnitudine redundans».

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 42, pag. 218.5: Tanto è più da essere amata la cosa quanto hae in sé più di bastanza. Appella l'uomo que' frutti i migliori che bastano più, come dimolti che ssi serbano tutto l'anno.

[u.r. 27.11.2009]