BAST̀A s.f.

0.1 bastia, bastía, bastie.

0.2 Da bastita (DELI 2 s.v. bast́a).

0.3 Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.); Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362.

0.7 1 [Milit.] Fortificazione.

0.8 Massimiliano Chiamenti 22.06.2001.

1 [Milit.] Fortificazione.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.20, pag. 170.35: Fece richiedere i priori vecchi, i quali tanto avea magnificati, e invitati a mangiare, e a cui avea promesso, per sua fede e per sue lettere bollate, di non abbattere gli onori della città e non offendere le leggi municipali; volea da loro trarre danari, opponendo gli aveano vietato il passo, e preso l'uficio del paciaro, e offeso parte guelfa, e a Poggi Bonizi aveano cominciato a far bastía, contro all'onore del re di Francia e suo: e coś gli perseguitava, per trarre danari.

[2] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 61.17: E questo non fu vero, anche fu per un'altra sconfitta quando erano accanpati sul pogio di Vicho, quando disfec[i]ono Montelischaio e volevano fare una bastia dove ogi è la torre a santo Antonino, e quivi comincioro far fare e' fondamenti.

[u.r. 14.02.2019]