BATTAGLIÉVOLE agg.

0.1 battaglievole, battaglievoli.

0.2 Da battaglia.

0.3 Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Relativo alla battaglia. 2 Bellicoso, battagliero, pugnace.

0.8 Massimiliano Chiamenti 22.06.2001.

1 Relativo alla battaglia.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, 5.23, pag. 66: In queta pace aveano il loro stato. / Allor la battaglievole trombetta / Taceva, nč aveva ancor sonato. / Nč odio acerbo, nč crudel vendetta / I campi tinti avea col sangue umano, / Nč era forbit' arme ancor eletta.

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 173.3: Ed ella: ŦPer la qual cosa l'uomo savio cosė gravemente non dee portare quante volte in battaglia di fortuna č menato; sė come all'uomo forte non si conviene indegnare, quante volte il battaglievole tumulto lo sgrida; imperciō che all'uno e all'altro - a costui di dilatar gloria, a colui di confermar sapienza - la malagevolezza č vera materia.

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, par. 23, pag. 747.8: Ma l'occhio mio, andante alle cose alte, quello prato vide coperto di simile copritura che le vedute vie, in forma quale ne' battaglievoli campi i tirati padiglioni mostrano i colmi loro.

2 Bellicoso, battagliero.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 9, pag. 311.22: I Rutoli, poichč videro le porte manifeste, furiosamente si mettono dentro. Inmantenente Quercens, il bello armato Aquicolo, e lo forbondo Mare, e il battaglievole Hemon, tutti questi, overo volti diedero le spalle per tutte le schiere, overo lassaro la vita su la porta.

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 38, par. 67, pag. 812.37: Altri voleano che quella si chiamasse Mavorzia dal principale iddio reverito da loro, alcuni, estimando questo battaglievole nome e pių atto ad accendere danni che a spegnere, pių utile Sarnia estimavano, questa dal nome della prima donna volendo nomare, e tali erano che Achimenida la voleano chiamare, e i pių antichi Dardania.

[3] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 30, pag. 156.24: Venne la sete del signoreggiare, peccato pieno di sangue, e il minore diventō preda del maggiore, e le forze si diedero per leggi; venne Sardanapallo, il quale Venere, ancora che dissoluta da Semiramės fosse fatta, primieramente la fe' dilicata, dando a Cerere e a Bacco forme ancora da loro non conosciute; venne il battaglievole Marte, il quale trovō nuove arti e mille forme alla morte, e quinci le terre tutte si contaminarono di sangue, e il mare similmente ne diventō rosso.