BATTEZZATOIO s.m.

0.1 battezzatori, batezzatorj.

0.2 Da battezzare.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

N Att. solo fior.

0.5 Solo plur.

0.7 1 Vasca o anfora in cui si battezza per immersione.

0.8 Massimiliano Chiamenti 20.07.2001.

1 Vasca o anfora in cui si battezza per immersione.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 19.18, vol. 1, pag. 315: Io vidi per le coste e per lo fondo / piena la pietra livida di fóri, / d'un largo tutti e ciascun era tondo. / Non mi parean men ampi né maggiori / che que' che son nel mio bel San Giovanni, / fatti per loco d'i battezzatori; / l'un de li quali, ancor non è molt'anni, / rupp'io per un che dentro v'annegava: / e questo sia suggel ch'ogn'omo sganni. || Tavoni, Effrazione battesimale: i fori della bolgia sono paragonati a quelli del pavimento del Battistero di Firenze, in cui erano infilate le anfore battesimali, prima di una successiva ristrutturazione dello stesso Battistero. Il significato è frainteso da Jacopo della Lana (v. battezzatore s.m./agg.) e compreso solo approssimativamente dall'Ottimo.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 344.15: Qui fa comperazione della grandezza di questi fori, a quella che sono in certi batezzatorj nella sua chiesa maggiore di San Giuvanni di Firenze, li quali sono circa nel mezzo della chiesa; sono di marmo, e sono stretti di tale ampiezza, che un garzone v'entra; e alcuna volta entratovi, non è potuto uscire.

[u.r. 26.09.2008]