0.1 be, bé, be be.
0.2 Voce onom.
0.3 Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?): 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Verso delle pecore, degli agnelli e delle capre.
0.8 Massimiliano Chiamenti 05.01.2001.
1 Verso delle pecore, degli agnelli e delle capre.
[1] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 63.4, pag. 235: Quali sanza pastor le pecorelle, / assalite dal lupo e spaventate, / fuggon or qua or là, le tapinelle, / gridando bé con boci sconsolate; / e qual fanno le pure gallinelle, / quand'elle son dalla volpe assaltate, / quanto più posson ognuna volando / verso la casa, forte schiamazzando...
[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 69, pag. 325.15: Dicono molti che ala boce si puote conoscere lo montone nero dal bianco imperciò che lo montone nero dice «me» et lo bianco et li altri vaiati dicono «be».
[3] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [GioFir] madr. 1.1, pag. 11: Agnel son bianco e vo belando be / e, per ingiuria di capra superba, / belar convegno e perdo un boccon d'erba.
[4] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [Zacc] Exc. 4.3, pag. 323: Amor né tossa non se pò celare / né zoppegar de pè, / e ben se bela senza far be be.
[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 106.55, pag. 101: Se c'è la pecorella, dica «be».
[6] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 265.16, pag. 319: La pecorella timida si giace, / non dice: «Bé» perché a lupo non piace.
[u.r. 08.06.2018]