BECCAIO s.m.

0.1 becaio, becaro, beccai, beccaio, beccari, beccaro, becchai, becchaio, beccheri, bechari, becharo, beché, becher, becheri.

0.2 Da becco 2.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. fior., 1310/13; Doc. pist., 1353 (2).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Doc. bologn., 1295; Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.).

In testi mediani e merid.: Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

0.6 T Doc. venez., 1253: cavo del Casal del Bechero.

N GDT, p. 81 registra l'antrop. Bichaio (Siena, 1047) e il topon. Culto del Biccaio (Passignano, 1103).; è inoltre att. il genitivo beccai in una carta di Montaio (Fi) di data imprecisata (ma del XII sec.).

0.7 1 Chi macella bestiame o vende carni, macellaio. [In partic.:] membro dell'Arte dei Macellai. 1.1 Fig. Esecutore di condanne a morte (con la spada); boia, carnefice. 2 Estens. Allevatore di bestie da macellare.

0.8 Massimiliano Chiamenti; Elena Artale 18.06.2003.

1 Chi macella bestiame o vende carni, macellaio. [In partic.:] membro dell'Arte dei Macellai.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 453, pag. 19: Novembre á pïá in man un cortel da beché, / El á pur adunao ke vor scaná Zené...

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 7, pag. 12.25: Fabbri, calzolai, beccai, cacciatori di porci salvatichi, o cervi, si conviene di fargli cavalieri.

[3] Doc. bologn., 1295, pag. 193.6: Item la meça de la vigna che fo de Jacomo de Bernardino per indiviso cum Sandro becharo.

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 42, pag. 260.19: stabilì una legge [[...]], che niuno non vendesse carne per li borghi, se non in certe luogora, e non scorticassero se non tanto quanto bastava al giorno; e buona guardia metteva alli beccari...

[5] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1.13, pag. 141.37: Egli è giusto: mettianli innanzi le rie opere de' beccai, che sono uomini malferaci e maldisposti».

[6] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 2, pag. 22.7: «E' digo ch'e' era en viaço p(er) nar a S(anc)to Andrea, e così er'e' rivà a casa de Marcho de Robin p(er) doma(n)dar lo fant del becher che vegnis co mi.

[7] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 13, vol. 1, pag. 432.29: calzaiuoli, e pannilini, e rigattieri, la 'nsegna bianca e vermiglia; i beccari, il campo giallo e un becco nero...

[8] Doc. pist., 1353 (2), 33, pag. 16.2: Franchino di Nuscio beccaio al memoriale del 48 a f. 19 lassocci in caso che suoi filluoli moiano senza filluoli certe cose per ser Soldo Modini anno soprascripto di luglio.

[9] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 3, pag. 76.6: Per lo coltello, ovvero coltellaccio, s'intendono calzolari, coiari d'ogni maniera, pellicciai, beccari, et ucciditori degli animali.

[10] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 566, pag. 199.35: Questo medesimo anno il Duca cominciò a stringersi con gli beccai, vinattieri ed altre arti minori e scardassieri...

[11] San Brendano ven., XIV, pag. 72.11: in quanto non è inverno che le faza morir da fredo nì infermar e no 'nd'è lovi che le alzida nì becheri.

[12] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 86.13: Hic carnifex, cis lo becaio. || Carnifex è qui probabilmente il macellaio (cfr. Forcellini s.v. carnifex, 6), piuttosto che il carnefice; cfr. beccheria 1 [6].

- Arte dei beccai.

[13] Stat. fior., 1310/13, cap. 53, pag. 45.4: E che tutti gli artefici de la detta arte che vendono e tagliano carne ricente non giurino per ciò nè giurare siano tenuti nè constretti sotto i consoli e rettori de l'arte de' becchai e a la detta arte de' beccari essere sottoposti...

[14] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 910, pag. 399.34: e poi il dì 24 di gennaio, quando l'Arte de' Beccai fu rotta, come appare vedi rubrica addietro, certi gli sollevassero.

1.1 Fig. Esecutore di condanne a morte (con la spada); boia, carnefice.

[1] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 18, pag. 73.23: Et el i ave trovà cum le facie imbindae e stare in çenochion, e lo becaro, abiando la spada in mano per degolarli.

- Beccaio di uomini.

[2] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 14, pag. 51.8: E la moier ge disse: «Tyranno crudele e malvasio e becaro d'omigni, no t' òe dito asai che tu no fessi male a i cristiani, sapiando ch'el deo so i aitoria?

2 Estens. Allevatore di bestie da macellare.

[1] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. III, cap. 8: le fave infrante a' buoi in cibo continuo abondantemente date tosto gl'ingrassono et a questo modo i buoi grandi et vecchi de' savi beccai s'ingrassono et in quindici dì si rinnova la loro carne. || Crescenzi, [p. 81].

[u.r. 03.05.2009]