0.1 becchime.
0.2 Da beccuna, per cambio di suffisso.
0.3 Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.): 1.
0.4 Att. unica nel corpus.
0.6 N Possibile voce fantasma: potrebbe essere un errore del copista per becc(h)une (cfr. GDT, pp. 84-85 in nota). La forma si presenta morfologicamente come un sing. collettivo, ma appare concordata al plur.
0.7 1 [Pell.] Lo stesso che beccuna, o quantità di beccune.
0.8 Massimiliano Chiamenti 05.12.2000.
1 [Pell.] Lo stesso che beccuna, o quantità di beccune.
[1] Gl Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 38.24: Martore e faine si vendono a centinaio di novero, di 100 per uno centinaio, salvo che si veggono per li veditori del comune di Pera chiamati sopra ciò, e se v'à de' rei sì ne dà due rei per uno buono, e talora più e meno secondo come sono buoni et rei. Becchime, cioè cuoia di becco e di montone, si vendono a pregio di tanti perperi il centinaio a novero; e se v'à da fare tara, sì se ne fae...
[u.r. 02.09.2019]