0.1 beghina, beghinne, bighine.
0.2 Fr. ant. beguine (DELI 2 s.v. beghina).
0.3 Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.); Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.).
In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Donna che nel Medioevo aderisce a congregazioni devote, non conventuali, votata alla vita segregata e umile. 1.1 Estens. Sacerdotessa.
0.8 Raffaella Pelosini 06.03.2007.
1 Donna che nel Medioevo aderisce a congregazioni devote, non conventuali, votata alla vita segregata e umile.
[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 27, pag. 130.25: l'ordin d'i frai humiliai e de le soe seror, humiliati humiliate, rendui rendue, begardi beghinne biçochi e biçoche, devoti e devote, romiti e romitole...
[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 8, par. 9, pag. 204.20: Né ancora di questo claus limitato (cioè a ddire contens) alquno, ch'ellino in Italia i frati gioissono, l'altre bighine chiamano, somilglantemente delle legi umane civili dirittamente fatte e' feciono esenti; e altressì i frati Tenpieri, Ospitalieri e ppiù altri ordini somilglantemente e quelli d'Altopasscio, e altressì delli altri per peggiori ragioni fare potrebbono. || Ma cfr. ad loc. il testo lat.: "quos in Ytalia fratres gaudentes, alibi vero beguinos appellant".
[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 285.6, pag. 117: E d'Eneasse nacquero i Romani, / Remusso e Romolùs d'una beghina.
[u.r. 14.02.2019]