BELLETTA s.f.

0.1 belletta.

0.2 Da melletta non presente nel TLIO, da melma (DELI 2 s.v. belletta).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Doc. prat., 1293-1306.

0.7 1 Fanghiglia, melma.

0.8 Roberto Leporatti 17.11.2000.

1 Fanghiglia, melma.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 16, pag. 241.1: E però Annibale sappiendo che Flaminio console solo era nell'oste, acciò che non apparecchiato più tosto il vincesse, nello 'ncominciamento della primavera, vegnendo per la via più presso, ma più piena di paludi, e per ventura essendo Sarno molto cresciuto, avea lasciato i campi pieni di belletta...

[2] Doc. prat., 1293-1306, pag. 221.24: Ancho demo a Va(n)ni di Dogio p(er) LX some di rena (e) p(er) belletta e p(er) reghatura due mogia di ghalcina s. XXII.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 7.124, vol. 1, pag. 124: «Tristi fummo / ne l'aere dolce che dal sol s'allegra, / portando dentro accidïoso fummo: / or ci attristiam ne la belletta negra».

[4] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 13, pag. 64.4: Anche i luoghi a' quali discorre la terra di sopra da' monti, ovvero le valli, le quali la belletta de' fiumi satolla, è buona, s'ella non è troppo infestata dal freddo, o da acqua.

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 117, pag. 408.1: Fitti nel limo: «limo» è quella spezie di terra la qual suole lasciare alle rive de' fiumi l'acqua torbida, quando il fiume viene scemando, la qual noi volgarmente chiamiamo «belletta»...

[u.r. 14.02.2019]