BELVA s.f.

0.1 bellua, belva, belve, belvi.

0.2 Lat. belua (LEI s.v. belua).

0.3 San Brendano pis., XIII/XIV: 1.

0.4 In testi tosc.: San Brendano pis., XIII/XIV; Dante, Commedia, a. 1321; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

0.5 Dubbia l'interpretazione dell'ed. in 1.1 [1] di bellua come latinismo.

0.7 1 Bestia selvaggia e feroce, fiera; animale mostruoso. 1.1 Bestia selvatica. 1.2 [Generic.:] essere animato.

0.8 Roberto Leporatti 21.11.2000.

1 Bestia selvaggia e feroce, fiera; animale mostruoso.

[1] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 62.13: Domine Dio, libera noi sì come liberasti Jonam dela podestà del gran balieno". Et finiti questi versetti, eccho un'altra gran bestia ch'à nome 'belva', che passava al lato loro, la quale andava al'aultra bestia, et la quale incontenente incominciò battallia contra quella, a cciò che 'l fuoco mectesse fuor per sua bocca.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 14.62, vol. 2, pag. 233: Vende la carne loro essendo viva; / poscia li ancide come antica belva; / molti di vita e sé di pregio priva.

[3] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 18.24, pag. 43: onde, s'agli occhi mie' diè tal diletto, / che, donandomi a lei, uom ritornai / di brutta belva, a uomo d'intelletto / non pare ingiusto né mirabil mai, / ché l'etterno Signor credo che gioia / abbia dicendo in sé: «Io la formai!».

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 191.11: Similemente ancora abitano in quello luogo mostri di varie fiere, Centauri, e le Scille di due forme, e centogemino Briareo, e la belva di Lerna stridente orribilmente, Chimera armata di fiamma, e le Gorgone, e l'Arpie, e la forma dell'ombra tricorporea.

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 5.9, pag. 439: E quanto più da queste ti divelvi / e vien ne l'abitato, più si trova / dimestica la terra e con men belvi.

- [In funzione di apposizione].

[6] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 62.33: «Pilliate vossa victallia di quella bestia belva che vo vasti tre mesi, che stanocte fie divorata quella parte dela belva dale bestie».

1.1 Bestia selvatica.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 27, 34-48, pag. 566, col. 2.16: «Piramo vide vignire una lionessa la quale avea mançà una bellua».

1.2 [Generic.:] essere animato.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 5, cap. 5, pag. 199.1: Imperciò che 'l senso solo da tutte altre cognizioni privato, agli animali immobili ha dato luogo, sì come sono le conchiglie del mare, e ciascune altre cose che a' sassi accostandosi si nutricano: ma la immaginazione alle belve mobili, nelle quali alcuno effetto di fuggire e di desiderare si vede.

[u.r. 14.02.2019]