BENAVVENTURATO agg./s.m.

1 Che ha buona fortuna, successo; felice, prospero.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 10, pag. 218.13 e 16: Et avegnia che lo stolto sia ricco e bene adventurato, non perciò curare d'avere loro troppo amistà. Onde dicie Tullio, de l'Amistà: neuna cosa è che meno si possa sofferire che lo stolto bene adventurato.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 11, pag. 96.12: Oh tempi molto degni da farne memoria, i quali a noi sono preposti per guardarli! nei quali, in brevissimo spazio di tempo, del corpo di uno regno, diciannove centinaia di migliaia d'uomini, appo tre prossimi re, in tre battaglie, fuoro morti da' benavventurati Greci, che tutto questo novero, onde ci turbiamo, uccidendo vinsero.

[3] Cronica fior., XIII ex., pag. 131.31: e in quelo dì medesimo, apresso a nNapoli a VJ milgla, intopparsi coll' armata del re Giacomo, dov'era amiralglo messer Rugieri di Loria di Calavra, huomo benaventurato; e quivi fecero una dura ed asspra battalgla.

[4] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 8, pag. 11.39: ed ella disse a Breus: Ha, signore cavalieri, tanto è questa più ben aventurata di me, che ssì nobilemente viene ora cavalcando sopra sì bello palafreno!

[5] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 37, cap. 2, par. 6, pag. 525.12: Aristotile, nel quarto dell'Etica. In nelle ricchezze e potenzia e ogne ventura buona e ria il magnanimo temperatamente si porterà, e benavventurato non sarà godioso, nè malavventurato non sarà tristo.

[6] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 131, pag. 261: eo no toravi hom ke sia en questo mundo / .......... / s' el no foso pro e savio e ben aventurao, / cortese e benastrudo e de gran parentao, / e k' el apostuto me faça ben segura / ke çamai d' altra dona el no avrà cura.

[7] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 292.6: 52. Siede la fortunata, cioè bene aventurata, Calaroga; da calos greco, ch'è a dire buono, [e] in latino rogo rogas, che sta per pregare; la quale è sotto la guardia del re di Spagna, la cui arme è il leone.

[8] Scienza fisiognomia, XIV pm. (tosc.), pag. 5.1: Dell'omo non bene aventurato nè grazioso, cessalo da tei.

[9] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, C. XVI, par. 59, pag. 700.1: esso dice questo per molti nuovi cittadini, e massimamente per la famiglia de' Cerchi, li quali poco davanti a' tempi dell'autore erano venuti del Piviere d'Acone ad abitare in Firenze, e subitamente, per l'esser bene avventurati in mercatantie, erano divenuti ricchissimi, e da questo orgogliosi e fuor di misura...

1.1 Sost.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 101, pag. 330.14: I' ti dico, che tutte le cose son dubbiose, eziandio a' bene avventurati.

1.2 Felice (che ha ottenuto la felicità), beato.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 23, pag. 49.33: Ma la gioja, di ch'io ti favello, e alla quale i' mi sforzo di menarti, è ferma, e durabile, ed è dentro, e riempie l'animo. Dunque fa la cosa, che solamente ti può fare benavventurato, leva, spregia tutte queste cose, che risplendono di fuori, e che son promesse d' altrui.

[2] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 181.8: fellices ignes, bene aventurati fuochi...

[3] Gl Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 1, pag. 38.19: Anzi dice Seneca: Non è l'uomo felice, cioè beato e bene avventurato, se la turba non lo spregia.

1.3 Che ha ottenuto la grazia di Dio.

[1] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 336.14: 92. Che con tanto lucòre ec.. Dice l'Autore: il disiderio di quello sagrificare non era vòto ancora del suo petto, che elli conobbe che esso litare, cioè sacrificare, cioè referire divote grazie a Dio, era stato acetto, bene aventurato apo il Creatore; e questo conobbe per li splendori che·lli apparvono dentro a due raggi tanto lucenti, ch'elli disse: o Elyòs; cioè, o Dio forte, che sì li corredi e fai belli!

1.4 Felice.

[1] Gl Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 5, 121-138, pag. 170, col. 1.2: Quie risponde e dixe che a ricordarsi del tempo bene avventurado e gaudioxo in lo tempo della tristeza e de la mixeria, si genera grandissimo dolore...

1.5 Che viene in buon punto; augurabile.

[1] Gl Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 371, pag. 236.7: Dice Boezio che quella morte è felice, cioè benavventurata, la quale non iscema i dolci anni, ciò sono gli anni de la prosperitade; e quella morte che viene ne' tempi dolorosi e fortunosi, è detta non cilema, cioè non istento.

2 Che dà o promette prosperità, successo, buona fortuna.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 8 proemio, pag. 194.30: E tocca in questo capitolo VIII cose: la prima certe consuetudini e credenze delli antichi circa la stella di Venus [[...]]. Questa stella, secondo che pongono li maestri d'astrologia, è bene aventurata, ed è significatrice di femmine, di mogli, di madri; ha la giovinitudine delle etadi e delli magisterj; hae strumenti di sollazzi, di giuochi, e di sacchi; hae salutazioni, ed ozj, componimenti di ghirlande; hae bellezza ed ornamenti, vestimenti d'oro e d'argento; ama trastullo, riso, e gaudio, larghezza, diligenzia, amore, soavitade ed amistade: a uno anno compie quasi il corso suo.

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 54, pag. 320.26: Quivi in quel bene avventurato luogo, ove voi assaggiaste il cominciamento della vostra franchigia, farete i tribuni della plebe: il grande pontefice sarà presto, il quale terrà i Comizii.

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 45, pag. 424.3: Quell'anno fu bene avventurato al popolo romano, e più si sostenne di pericolo, che di danno.

2.1 [Ret.] Ben detto, ben collocato, efficace (che promette un buon risultato).

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 11, pag. 96.17: Leonida, quello chiarissimo re di quelli di Lacedemonia, che in questa battaglia contra Serses a' suoi vivo rimase, essendo co' suoi secento cavalieri, nel suo bene avventurato cominciamento, disse: «Desnate, nobile gente e degna d'onore, e fate tutti ragione di cenare in inferno».

3 Che riesce bene, che cresce prospero (detto delle piante coltivate).

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 15, pag. 67.16: Io sono in veritade esperto, che molti arbori spontaneamente nati e generati de' lor pomi in crescere e fruttificare sono stati bene avventurati.

[u.r. 14.02.2019]