0.1 ben fata, ben fate, ben fato, ben fatta, ben fatte, ben fatti, ben fatto, bene fatta, bene fatto.
0.2 V. benfare.
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.): 2.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Distr. Troia, XIII ex. (fior.).
In testi sett.: Tristano Veneto, XIV.
0.7 1 Proporzionato, bello, avvenente (detto anche di parti del corpo) 2 Che ha le qualità necessarie per una determinata funzione, idoneo, adatto.
0.8 Roberto Leporatti 06.07.2001.
1 Proporzionato, bello, avvenente (detto anche di parti del corpo).
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 3, pag. 285.34: E somigliantemente, quando noi vedemo che l'uomo à buoni occhi ed aperti ed alta fronte e buona cera, ed à la carne dura, e i nerbi ben fatti e serrati, e gli altri segni che noi avemo detti di sopra, noi dovemo dire e pensare che quelli cotali sieno convenevoli a combattere...
[2] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 171.14: Texeus fue bello e ben fatto di 'nbusto e di menbra...
[3] Tristano Veneto, XIV, cap. 229, pag. 199.36: Et nonperquanto tanto era grande et ben fato dele menbre segondo la grandeça qu'ello avea che nigun non lo vedesse che ben non lo tignisse a prodomo.
2 Che ha le qualità necessarie per una determinata funzione, idoneo, adatto.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 1, pag. 143.21: Unde disse Panfilo: «savio uomo aguarda lo principio e la fine, e ne la fine si è temperare ogna cosa ben fatta e mal fatta».
[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 179, pag. 315.10: Per mia fè, ree siniscalco, io credo che questi sia per lo cierto pro cavaliere a dismisura; inpercioe ch'egli ee troppo bello cavaliere e bene fatto per conbattere.