BERLINGACCIO s.m.

0.1 berlingaccio.

0.2 Etimo incerto: da berlingare? || Cfr. 0.6 N.

0.3 Marchionne, Cronaca fior., 1378-85: 1.

0.4 In testi tosc.: Marchionne, Cronaca fior., 1378-85.

N Att. solo fior.

0.6 A Doc. prat., 1296-1305: Berli(n)gaccio d'Aiuolo.

N In un doc. lat. di Pisa del 1165 è menzionato un dolce (o una pietanza) prob. da collegare con questo termine: «in die Iovis ante Quadragesimam debent abere [sc. gli operai del Duomo] per singulos aborlingum unum» (cfr. GDT, Postille, pp. 112-13).

Doc. esaustiva.

0.7 1 Ultimo giovedì di Carnevale, detto anche giovedì grasso.

0.8 Raffaella Pelosini 21.11.2000.

1 Ultimo giovedì di Carnevale, detto anche giovedì grasso.

[1] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 221, pag. 81.40: Stando in prigione per lo berlingaccio, i soprastanti mangiando di brigata con questi Cerchi e con altri, si mangiò un migliaccio, il quale tenea di veleno...

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 80.18, pag. 80: Così potess'i<o> con voi migliacciare / per Berlingaccio a cena e desinare!

[u.r. 24.09.2007]