BESTEMMIA s.f.

0.1 bastemmia, bastima, bestemia, bestemie, bestemmia, bestemmie, bestenmia, bestenmie, bestieme, biastema, biasteme, biastemia, biastemie, biastemma, biastemme, biastemmia, biastemmie, biastenme, biastima, bjasteme, blastem, blastema, blasteme, blastemia, blastenmies, blastima, iastema, iasteme, iastime, jastìma, yastimi.

0.2 Da bestemmiare.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Tristano Forteguerr., XIII sm. (pis.); Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Lett. pist., 1320-22.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. bestemmia di fatto 1.1.

0.7 1 Imprecazione; espressione oltraggiosa, sacrilega rivolta contro il divino (Dio, la Vergine, la religione, ecc.). 1.1 Locuz. nom. Bestemmia di fatto: oltraggio fatto a Dio con le cattive azioni. 2 Espressione oltraggiosa e offensiva rivoltra contro persone: ingiuria, turpiloquio, vituperio, maldicenza, scherno. 2.1 Maledizione, augurio malefico. 2.2 Imprecazione. 3 Sventura, sciagura. 3.1 [Detto della malattia fisica].

0.8 Raffaella Pelosini 20.07.2001.

1 Imprecazione, espressione oltraggiosa, sacrilega rivolta contro il divino (Dio, la Vergine, la religione, ecc.).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 16, pag. 332.16: Ma, in verità, dal cuore vengono li rei pensieri, secondo che sono omicidii, avolterii, furti, fornicazioni, falsi testimonii, biastemme; e queste lerciano gli uomini.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 41, pag. 514.25: Tutta la cittade bollia di bestemmie contra Cristo, palesemente il nome di Cristo, siccome una pistolenzia del tempo allotta presente, di disnori ee gravato.

[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 197.20: In quel tempo clarissimi luoghi de Roma per fulminerii fo roti et deruinadi, li quali no pote esser arsi de l'inimisi; e chossì in tuta Roma queste biasteme de quelli che chiamava, imperzò sí per Cristo sostegnir diseva, per che 'l fo despresiado li sacrificii dali dii...

[4] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 3, pag. 51.17: Ché, se prima avesse cominciato dalla biastemmia ad tentare, non arebbe potuto, però che saresti stato fermo, però ch'elli è troppo grave peccato.

[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 401, vol. 2, pag. 402.16: Anco, imperciò che de la barattaria non esce se non male et imperciò che inde biastemmie di Dio et de la beata Maria Vergine et delli altri sancti, ogne dì ne nascono et rapine et furti molti si commettono, statuto et ordinato è...

[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 41, pag. 169.26: Adunca in l'autra vita alcunu piccatu si pirduna; la blastema contra lu Spiritu sanctu, la quali non si pirduna nì in kista vita nì in killa, si esti lu piccatu di la dispiraciunj...

- [Detto della parola di Cristo, da parte dei Giudei].

[7] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 10, pag. 60.13: Ecco ch'io veggio i cieli aperti, e 'l Figliuolo dell'Uomo, cioè Cristo, istare alla mano diritta della virtù di Dio. La qual parola li Giudei udendo, riputando biastemia, sì gridarono contro a lui, e turoronsi gli orecchi...

[8] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 135, pag. 312.6: Rispuosero i Giudei e dissero: Noi non ti lapidiamo dell'opera buona, ma della bestemia; inperò che essendo tu uomo, ti fai Dio.

[9] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 20, pag. 93.23: «El à ditto ch'el è re, fiolo de Deo vivo. Aima' no fa besogna che nu abiema più testimonii, che vu tuti quanti avì oldù la biastema e la confessione soa.»

1.1 Locuz. nom. Bestemmia di fatto: oltraggio fatto a Dio con le cattive azioni.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 33.59, vol. 2, pag. 575: Qualunque ruba quella o quella schianta, / con bestemmia di fatto offende aDio, / che solo a l'uso suo la creò santa.

2 Espressione offensiva rivolta contro persone: ingiuria, turpiloquio, vituperio, maldicenza, scherno.

[1] Poes. an. urbin., XIII, 24.88, pag. 593: Tante nn'ò decte de le mençogne, / de le iastime e dde le rampungne, / ke la mia lengua non çe iungne / a ffarne numeratïone.

[2] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 4.12, pag. 122: Infino a tanto che non son passato, / tutti color che me veggiono andando, / sì dicon: - Ve' colui, ch'è smemorato! / Ed io nulla bestemmia lor ne mando, / ch'elli hanno le ragioni dal lor lato, / però che n'ora in or vo tramazzando.

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 79.140, pag. 393: Lantor penssai contrastà l'ira, / chi monti mai deré se tira, / e fuzir rixe e rimor, / bjasteme, odio e rancor; / e esser pjam e queto / e como agnelo mansueto...

[4] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 8.4, pag. 33: E ss'egli avien che piangier le convengnia / Per alchuno accidente, / Sia sanza vocie lo suo lagrimare; / Nè mai bestemmia di suo parlar vengnia / Nè parola villana...

[5] Lett. pist., 1320-22, 4, pag. 40.2: Voglioti richordare che abi a mente di dire a' Re le biastemie, che sono mandate anchora a l'anima di tuo padre per quelle persone, che non voleano dare la terra a' Re.

[6] Stat. sen., 1329, cap. 2, pag. 281.9: Anco è statuto e ordinato, che qualunque astrecto de la decta Arte dicesse a rectore o vero al camarlengo de la decta Università, mentre che facessero o vero dicessero alcuna cosa per loro officio e per essa cagione, alcuna villania, o vero biastemma, o vero alcune altre paravole sozze e villane...

[7] Stat. fior., 1334, L. II, cap. 31, pag. 316.16: Qualunque persona dicesse alcuni rimproveri o parole villane o sozze o ingiuriose, o rustiche bestemmie in Calimala o nella corte de' Consoli...

[8] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 12.72, pag. 81: Però io dico a voi che ogni peccato / et le blasteme che àn gli omini contra, / a tutti quanti seran perdonato; / ma cui blastemerà il Spirito sancto, / non averàe già mai perdon da lato, / né in questo mondo né anco in l'altro canto...

[9] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 78, vol. 5, pag. 372.17: [4] Siamo fatti obbrobrio alli vicini nostri; biastema e schernio a quelli che sono attorno a noi.

2.1 Maledizione, augurio malefico.

[1] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 541.14: Sta', figliuolo, con quella gratia e ventura che sença acqua vivare non possa, sì come pescie .- Subito data la biastima chosì avene che nocte e giorno el dicto Nichola asiemi cogli altri pesci in mare habitando tucto el tempo de sua vita.

[2] Fazio degli Uberti, Rime pol., c. 1335-p. 1355 (tosc.), [1335] 5.10, pag. 31: come a Mordret il sol ti passi il casso, / o abbia tui congiunti come Dario / o qual ebbe Tarpea abbi salario / o quante a Giob ti vengano moleste! / E se non bastan queste / tante bestemmie o tanta rea ventura, / tante ten vengan, quante Ovidio agura / contra Ibim e se più ne fur mai.

2.2 Imprecazione.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 11, vol. 2, pag. 224.24: Ca qual homu aminirà a lu profundu di debiti yastimi cu asay efficaci paroli quillu lu quali, astutata la fidi di sua pachia, se sfurzau di sutirari lu lignayu humanu in sanguilenti tenebri? || Cfr. Val. Max. IX, 11, Ext. 4: « debitae execrationis»

3 Sventura, sciagura (detto della pena infernale).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De die iudicii, 178, pag. 202: Lo patre col so fio sí s'an conzonz insema / E l'un fraël co l'oltro entr'infernal blastema, / L'un ivrïard co l'oltro, l'adoltro con la femna, / Azò k'i fian punidhi d'una medhesma pena.

3.1 [Detto della malattia fisica]. || In testo prob. corrotto.

[1] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 29, pag. 289.26: Se alcuna persona prenderae alcuna botta, et d'essa botta farae polvare im pignatto nuovo al fuoco overo a forno, et lo detto pignato sia bene coperto di sopra, quella polvare uccide tutti fistoli et cancri et altre male bestemmie.

[u.r. 28.02.2022; doc. parzialm. aggiorn.]