BESTIA s.f.

0.1 besstia, besstie, besta, besti, besti', bestia, bestïa, bestie, bestïe, besties, bestii, bestij, bestiy, vestia, vestie.

0.2 Lat. bestia (LEI s.v. bestia, bistia, 5, 1311.13).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. prat., 1275; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Quindici segni, 1270-90 (pis.); Stat. sen., 1280-97; Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Doc. pist., 1300-1; Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Lett. sang., 1317; Doc. cort., 1315-27; Lett. volt., 1348-53; Doc. amiat., 1360.

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Doc. venez., 1300; Rainaldo e Lesengr. di Bologna, 1303 (bologn.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Doc. perug., 1322-38; Stat. viterb., 1384; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1349.

0.5 Cfr. il masch. del predicato (il bestia) dovuto all'accordo di genere con il soggetto (il leone): "che 'l lione è il più nobile e 'l più crudele bestia che sia", Bestiario d'Amore di R. Fornival, XIV (tosc.).

Locuz. e fras. bestia asinina 1.2.1.1; bestia bovina 1.2.1.1; bestia da cacio 1.2.1.3; bestia da soma 1.2.1.4; bestia domestica 1; bestia feroce 1; bestia fiera 1; bestia grossa 1.2.1.2; bestia minuta 1.2.1.2; bestia pecorina 1.3.1.1; bestia porcina 1.2.1.1; bestia selvaggia 1; bestia selvatica 1; bestia vaccina 1.2.1.1; fiera bestia 1.

0.7 1 Animale in genere (escluso l'uomo o in contrapposizione con esso). 1.1 Animale di terra (distinto da quello di aria e di acqua). 1.2 Animale domestico e, in generale, animale di ausilio all'uomo (da lavoro, da nutrimento, ecc.), nelle sue diverse specie (bue, pecora, ecc.). 1.3 Animale che si caccia, selvaggina. 1.4 Bestia dell'Apocalisse. 1.5 Fig. [Detto dell'uomo, per la sua malvagità e scelleratezza, per la sua stoltezza, per la sua vita dominata dal vizio e dal peccato, dall'istinto piuttosto che dalla ragione]. [Nelle ingiurie:] uomo stolto, sciocco. 2 Serpente, anfibio.

0.8 Raffaella Pelosini 22.09.2001.

1 Animale in genere (escluso l'uomo o in contrapposizione con esso).

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 461, pag. 542: La onça è una bestia mala e perigolosa: / cercare pòi lo segolo, no trovi peçor cosa...

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 38.15: Ma in questa una cosa avanza l'uomo tutte le bestie et animali, che elli sa parlare.

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De anima cum corpore, 261, pag. 64: Tu voi ess sí com bestia k'è senza amaistramento, / Senza arma rational, senza cognoscimento: / La bestia è fagia ingina a quel intendemento / Ke pur al ventre so faza reficiamento.

[4] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 4, pag. 8.34: E 'l sagittario è desegnato parte omo e parte bestia, cum quattro piei, e tene l'arco e la saietta en mano, quasi a menaciare...

[5] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 25, pag. 301.20: Savere dovete, amico, che, come 'l Saggio dicie: "Hom è mezzo intra Angieli e bestie".

[6] Stat. sen., 1280-97, par. 175, pag. 50.17: Item, ordiniamo che qualunque persona accusasse alcuno omo o bestia falsamente, sia condannato in X soldi, se a lui provato fusse con uno testimone di verità, o vero con due di fama.

[7] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 24.12, pag. 788: Semiglia ad omo, per demostramento, / ké, volendo la gente a sé trare, / fasse parere angelo de luce; / a bestia, ké in reo delectamento / fa ki li crede tanto delectare, / k'a la dannatïone lo conduce.

[8] f Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 4, pag. 230.13: L'autre si est hom, qui est vestì de carn e est racional e mortal. Lo terz si est la bestia, qui est muta e mortal e la carn e l'espirit, e non à rasun. || Corpus OVI.

[9] Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.), 41, pag. 157, col. 1: E sì plasete a Jhesu Christo, / che del mondo fo magistro, / che lo Lion fosse podestà / e signor e re clamà / de tute bestie che al mondo son / per far a lor soa rason.

[10] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 12, pag. 26: Prenne xemplu la bestia la mente 'ngenïosa.

[11] Rainaldo e Lesengr. di Bologna, 1303 (bologn.), 4, pag. 157: Ad una festa de la Sansiom, / che 'l monsignor sire Lion / gran corte tegnia di so bernaço / e tute bestie di so legnaço, / non è grande né menore / che tuti no vegna a so segnore, / ché 'l Lion vol corte tegnire, / raxon fare et pla' odire.

[12] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 80, pag. 385.7: Poco dolore può avere la bestia, ma l'uomo il può avere sommo, perché comprende più cose e da la lunga...

[13] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 7, pag. 98.7: Dirittamente, dico, però che lo pensiero è propio atto della ragione, per che le bestie non pensano, ché non l'hanno...

[14] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 59.38: Questa part e quest libr conten de le bestie e de le soe nature in general e in special.

[15] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 26.84, vol. 2, pag. 450: ma perché non servammo umana legge, / seguendo come bestie l'appetito, / in obbrobrio di noi, per noi si legge, / quando partinci, il nome di colei / che s'imbestiò ne le 'mbestiate schegge.

[16] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 28, pag. 377: Questi fur le tre bestie che 'l volere / li fecer pervertir d' andare al monte / dove virtú si ne solea sedere.

[17] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 5, pag. 619.34: Anche gli altri confessori che andorono ne' deserti, stando soli sanza ogni speranza d'umana vita, abitando con le bestie orribili...

[18] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 41.6, pag. 95: Però mi volsi presto a' mie' sodali; / et parte vidi star da la man mancha / et la bestia maggior se fenggìa stancha.

[19] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 2, pag. 220.3: Lo decimo e l'ultimo sì è che tu dî amare lo proximo toe sì como ti meesemo, çoè no desiderare la caxa, né lo servo, né l'ançilla, né le bestie del proximo toe...

[20] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 88, pag. 206.4: L'alt(ra) pulve corrosiva m(ol)to bona co(n)solidativa utele ad homni et bestie.

- Locuz. nom. Bestia feroce, bestia fiera, fiera bestia.

[21] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 15, pag. 462.8: e nel mercato combattè colle bestieferoci, e uccise anche molti senatori...

[22] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 42, pag. 151.5: Anteleus è una fiera bestia, la quale non può pigliare niuno uomo per alcuno ingegno, e le sue corna sono grandi...

[23] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 90, pag. 140.14: Or v'ò divisato de la caccia; divisarovi de le bestie fere che tien lo Grande Kane.

[24] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Adriana, pag. 97.27: Ancor temo gli spiriti degli Iddii. Io sono lasciata come cibo e preda delle fiere bestie...

[25] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 5, pag. 70.28: Ché voi sapete che le bestie fiere si sogliono incatenare, sì come addiviene dei leoni et delli orsi et di simiglianti bestie, altremente devorerebbeno.

[26] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 36, vol. 2, pag. 6.28: Così leggiamo di s. Antonio, che apparendogli gl'inimico più volte in forma, ed in specie or di bestie feroci, or di cavalieri armati, rispondea…

- In contesto fig.

[27] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 14, pag. 69.28: e fon menai in pelegrin paixe e provòn chomo è fachia la segnoria d'i barbari chi no intendevan né eran intexi, e fon dachij in man de fere bestie quamvisde' ch'i portassan figura humanna.

- Locuz. nom. Bestia domestica.

[28] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 6, pag. 196.2: La prima si è vivere di frutti della terra e di bestiedomestiche, sì come di buoi e di vacche e di pecore e di somellianti bestie. La seconda si è di vivere di bestie salvatiche. La terza maniera si è di vívare di pesci.

[29] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 27, pag. 148.10: Zo pò ben esse de le bestie domestege, ma que diré -tu de le salvadege?

[30] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 12, vol. 1, pag. 728.24: E fu nel detto anno mortalità di bestiedimestiche grande.

- Locuz. nom. Bestia selvaggia (essenzialmente belva, animale feroce).

[31] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 1.32, pag. 75: A la mia vita mai non partiragio: / sua dottrina m'afrena, / così mi corge a lena / come pantera le bestie salvage.

[32] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 1, cap. 9, pag. 83.3: le bestie selvaggie lassavano di notte le foreste e venivano in Roma a giacere: le bestie parlavano come uomini.

[33] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 11, pag. 87.21: Venendu lu episcupu, commandau lu re ki illu fussi misu ad unu campu, e diverse bestij salvaie, zo è ursi, ki fusseru scapilati, a zo ki lu divisseru devurare…

[34] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 12, vol. 2, pag. 230.19: E quillu qui tanti vittorij gingnastici avia avuti fichilu divurari a li bestij salvagi.

[35] San Brendano ven., XIV, pag. 122.31: "Andé da questo pesie che sé su lo lido e taié 'nde tanto e dusé 'nde con vui che ne sia sufizienti [[…]] e sapié che in questa note che vien elo serà manzado lo romagnente da le bestie salvaze".

- Locuz. nom. Bestia selvatica (essenzialmente selvaggina).

[36] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 629, pag. 261: Molt bestïe salvadheghe omïa di prendeva, / Partïa 'n feva cose, partïa ne vendeva…

[37] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 6, pag. 196.3: La prima si è vivere di frutti della terra e di bestie domestiche, sì come di buoi e di vacche e di pecore e di somellianti bestie. La seconda si è di vivere di bestie salvatiche. La terza maniera si è di vívare di pesci.

[38] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 49, pag. 67.5: Egli ànno bestie salvatiche assai, cacciagioni e uccellagioni d'ogne fatt[a].

[39] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 11.22: E i fanciulli, ingenerati e nodriti in tale maniera, quando furono cresciuti alquanto, [non s'annighittirono] a guardar le bestie e nelle stalle, ma furono prodi e visti a cacciare le bestiesalvatiche

[40] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 130, pag. 283.16: però hai preso diletto d'andare per li luoghi deserti cercando le bestie salvatiche.

1.1 Animale di terra (distinto da quello di aria e di acqua).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 42.14: Certo queste parole si convegnono sì all'uomo che non si puote intendere d'altro, né di bestia, né d'uccello, né di pescie, però che in essi nonn à ragione…

[2] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 50, pag. 33: Lo cel e la terra el creó, / La luxe resplendente a far dignó, / Lo sol, la luna e le stelle, / Lo mare e li pissi e li olçelli, / L'aer e 'l fogo e 'l firmament, / Bestie tute e li serpent.

[3] Quindici segni, 1270-90 (pis.), 333, pag. 258, col. 1: Gente, bestie pesci e ucelli, / grandi, meçani e picciolelli, / tucti quanti si morrano / in quello giorno e finerano…

[4] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), Prologo, pag. 18.9: E sì congnoveno le nature delli ucelli de l'aire e delle bestie de la terra e delli pescie di mare.

[5] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 41, pag. 213.2: E questo fecero degli uccelli, de' pesci e de le bestie: gli uccelli immondi sono sparvieri, nibbi, aguglie e cotali uccelli…

[6] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 24, cap. 2, par. 4, pag. 383.2: A' golosi non bastano i frutti degli alberi, né le granella de' legumi, non le radici dell'erbi, non i pesci del mare, non le bestie della terra, non gli uccelli dell'aria…

[7] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 38, pag. 849.10: quasi tutte le bestie e gli uccelli e li pesci e tutti gli animali che in terra e in aria e in acqua nascono, presi d'alcuno, per ragione civile sue sono- qui mostra sotto una spezie il cacciatore e l'ucellatore e 'l pescatore essere…

1.2 Animale domestico e, in generale, animale di ausilio all'uomo (da lavoro, da nutrimento, ecc.), nelle sue diverse specie (bue, pecora, ecc.).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 76.25: Et Ercule mandao le bestie a ppascere allato a lo fiume…

[2] Doc. prat., 1275, pag. 512.11: Bucello di Taula p(er) la cho(n)da(n)nagione di ij bestie fatta p(er) lo giudice dell'apellagione, s. ij.

[3] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 21, pag. 36.12: fo mestieri ch'elli avéssaro servidori e familia che li servisse, come so' li pastori de le bestie, e tutti li artìfici e li lavoratori de la terra…

[4] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 2, pag. 131.15: Ed anco avviene che alcuna gente sono sì pòvari, ched ellino non possono avere né fante, né fancello, né cavallo, né asino, né altra bestia, anzi ànno una zappa o una vanga…

[5] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 278, pag. 571: Mangia con brodo semplece la carne del montone, / annale sia la bestia, intendi mio sermone...

[6] Doc. venez., 1300, pag. 32.9:@ bestia s.f. Ancora volo ch'eli debia vender la tera, le bestie, masarie, libri et tute arnexe...

[7] Doc. pist., 1300-1, pag. 212.14: Diedi a mess(er) Simone piovano da Vaiano, p(er) lui a lLanfrancho d(omi)ni Ranucci, che vvi ma(n)doe p(er) lo chericho vosso, che (n)de co(n)peraste bestie, dì s(oprascric)to, xxij fiorini d' oro.

[8] Doc. pist., 1294-1308, pag. 136.23: Vendeo Guiducio le vacche e i vitelli che avea in socio da me lib. xxi e s. v, e le dicte bestie ve(n)deo Meliorato Bartolomei p(er) me e regomi li dr. a Pistoia.

[9] Lett. sang., 1317, pag. 87.28: Fecermi legiere quello che la vostra lettera diceva, ciò è di bestie con some ch'erano di giente di qua che dovieno esere rubate presso a Chastelvecchio...

[10] Doc. cort., 1315-27, pag. 40.2: Le spese sono lj. iij s. vij d. vj, dì vj de ... ... rasgione con Gionta da la Fracta enfin a dì ... d'ottobre de buoi e altre bestie menute...

[11] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 100, pag. 376, col. 1: Poy che foro recolte, / erano bestie multe, / bovi ben cento trenta, / no credate ch'io menta, / senza bestie menute / che foro recepute / et de aini et de castrati / che no foru nominati...

[12] Doc. perug., 1322-38, pag. 115.1: De(m)mo a Morico de Bartolo p(er) ij dì colla bestia p(er) arecare pietre e portare la terra, a dì xxvij d' agosto, s. x.

[13] Stat. palerm., 1349, pag. 44.4: si pir vintura alcunu vindissi frumentu in la dicta plagia a qualunquata pirsuna, quillu ki putissi prindiri li bestii ki purtassiru lu dictu frumentu, guadagni et syanu soy li bestii e lu dictu frumentu.

[14] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 193.4: Curreva fi' a porta de Santo Ianni e prenneva uomini e femine, armenti de vestie.

1.2.1 Locuz. nom.

1.2.1.1 Locuz. nom. Bestia vaccina, bestia bovina; bestia pecorina; bestia porcina; bestia asinina.

[1] Stat. sen., c. 1303, cap. 87, pag. 133.9: Item statuto et ordinato è, che qualunque persona comprasse [[…]] sie tenuto et debia pagare per prezo del pasco al camarlengo de la detta Università V soldi di denari senesi per ciascuna bestia vaccina

[2] Doc. venez., 1311 (5), pag. 76.10: item voio et ordeno che le mei case de pera et de legname, che sé a Mudrusa sulo marchato, cha ile sia vendute et li cavalli et le cavalle et bestiebovine et IJ caldere de rame grande…

[3] Stat. sen., a. 1338, pag. 48.4: Item, statuto [et] ordinato [è] che neuna persona non metta nè lassi entrare neuna bestiapecorina in polloneto altrui…

[4] Doc. amiat., 1360, pag. 86.23: Le q(u)ali so(n)no i(n) tutto nel numero di XXX bestie baccine.

[5] Stat. pis., c. 1370, pag. 41.12: Et che li dicti compratori non possino nè debbiano tenere nè ricevere nel dicto ganghio alcuna bestiabovina, nè asinina, nè nulla autra bestia minuta…

[6] Stat. viterb., 1384, cap. 43, pag. 193.6: Anque volemo che nullo macellaio tenga nulla bestia porcina a governare nanti alla pontica overo nella pontica nel decto macello...

[7] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 162.11, pag. 164: Non odo più poeti né autoristi, / filosofi o dottori, né ho diporto / di bene alcun<o> né di vertù conforto, / se non come di pria che qui venisti; / e son tornato a quistion bovine, / di vacche, di vitelle e di castroni, / e sopr'a' danni di bestieporcine.

1.2.1.2 Locuz. nom. Bestia grossa: bovino, equino, ecc.; bestia minuta: caprino, ovino, ecc.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 14.37, pag. 50: Or vidissi terre, vigne, orta, silve per lennare, / auro, argento, ioie e gemme ne li scrigni far serrare, / e molina a macenare, bestiegrosse e menute

[2] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 49.12: et con bestiagrossa, VIIJ denari.

[3] Doc. pist., 1294-1308, pag. 138.8: Vendeo Meliorato Bartolomei bestie chrosse ciò è vacche e vitelle…

[4] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 69, pag. 98.10: Lo bestiame grosso non si guarda, ma è tutto segnato, ché colui che 'l trovasse, conosce la 'nsegna del signore e rimandal[o]; peccore e bestieminute bene si guardano.

[5] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 15, pag. 108.10: i tenpi si mischiano e turbano, le pecore e tutte le bestieminute e le bestie grosse dimagrano e le vertudi delle loro corpora indeboliscono.

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 37.85, pag. 230: le bestie grosse e menue / chi d'inverno eram mar pasue, / per zo che la stae j è provo / tute fam fijor de novo, / chi satam, e trepam inter lor…

[7] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 76 rubr., pag. 34.26: De la pena di colui che furassi bestia minuta o pollo.

[8] Gl Lett. volt., 1348-53, pag. 190.5: tolsero e predarono XVIJ bestie grosse, cioè buoi e vacche...

1.2.1.3 Locuz. nom. Bestia da cacio.

[1] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. [136] rubr., pag. 60.1: Chi à bestia da cascio maggio et giugno.

1.2.1.4 Locuz. nom. Bestia da soma.

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 89, pag. 51.16: e non sostenne che alcuno servo fosse nella schiera o bestia da soma a servigio de' kavalieri…

1.3 Animale che si caccia, selvaggina.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 628, pag. 260: Omïa di cazava inanz lo sol levante, / Prendeva tante bestie, no ve savrev dí quante.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 25, pag. 70.16: Il cacciatore, acciocchè pigli cosa di piccola valuta, usa di gittare le lanciuole per meglio sapere, quando caccia il cerbio, o altra bestia, colpire.

[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 227.5: e conzò fosse chossa che, per caxon de chazar, perseguando bestie, el descorresse per la selva, ello sì se deslongà da tuti…

[4] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 20.4, pag. 379: Ed ogni venerdì gran caccia e forte: / veltri, bracchetti, mastin e stivori, / e bosco basso miglia di staiori, / là 've si troven molte bestie accorte, / che possano veder, cacciando, scorte...

[5] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 86.5, pag. 241: ma per tosto all'effetto pervenire, / per questi monti andava, come vanno / i cacciator, per le bestie ferire…

1.4 Bestia dell'Apocalisse.

[1] Lib. Antichr., XIII t.q. (ven.eug.>umbr.-march.), 226, pag. 111: Poi ne verà una bestia tan forte, / de sua statura serà cum unu grande munte, / entorno 'l kavo avrà-la multe corni, / ke serà longi, forti e multe grossi: / volger s'à entorno e firirà tan forte / ke de l'inferno se nn'à avrì le porte.

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 56.3: Questa è la bestia che san Giovanni vidde che guerreggiava i santi, onde noi avemo parlato.

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 24, pag. 454.17: "Io vidi (dice elli nella Apocalissis) la bestia uscente del mare, il cui corpo è simile al leopardo; la quale hae VIJ teste, e VIJ corone…

[4] Contemptu mundi (III), XIV sm. (tosc.), cap. 12, pag. 207.27: Un'altra volta Giovanni nello Apocalissi disse: "Chi adorerà la Bestia e la sua imagine, costui berà del vino dell'ira di Dio e sarà tormentato col fuoco e col zolfo…

1.5 Fig. [Detto dell'uomo, per la sua malvagità e scelleratezza, per la sua stoltezza, per la sua vita dominata dal vizio e dal peccato, dall'istinto piuttosto che dalla ragione]. [Nelle ingiurie:] uomo stolto, sciocco.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 1, cap. 1, pag. 216.30: sed ellino nol fanno o non rifiutano per grandissima povertà, o ellino sono bestie e malvagi che non possono portare la legge né la compagnia altrui, o ellino sono molto semblanti a Dio, perciò ch'ellino prendono migliore vita e più alta, che non è di vívare in comunità.

[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 8.106, pag. 91: Chi bestia, chi sgraziato, chi cativ'è? / Chi scioco, chi 'nodiato sempre vive?

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 4, pag. 174.11: La gente di Cesare non suole fuggire: bestie senza ragione, voi non avete ferite, nè sangue perduto: tornate, e non voliate perire sì villanamente.

[4] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 40, pag. 209.28: Qualche ragione ci veggiono, che nolla vedi tu; e perché ttu nolla vegghi, déi tu però calognare i savi òmini, déi tu mettere il senno tuo, che se' una bestia, inanzi al senno del savio, o di cotanti savi?

[5] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 20, pag. 51.18: E) Marcolin me respos (e) dis a mi: "Que çançe-tu, bestia?". (E) en quela e' li menai de la man».

[6] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, docum. 5.84, vol. 2, pag. 103: Bestia non è mai homo, / ma homo bestia spessamente veggio; / e tanto è peggio / che data gli è ragion e conoscença / et el dilecta solo in viver sença.

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 24.126, vol. 1, pag. 414: Vita bestial mi piacque e non umana, / sì come a mul ch'i' fui; son Vanni Fucci / bestia, e Pistoia mi fu degna tana".

[8] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 15.73, vol. 1, pag. 250: Faccian le bestie fiesolane strame / di lor medesme, e non tocchin la pianta, / s'alcuna surge ancora in lor letame…

[9] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 8, ott. 31.8, pag. 225: E molte ancor […] pensan che costume sia oltraggio, / torcere il naso, e dispettose andare; / queste schifate ed abbiatele a vili, / ché bestie son, non son donne gentili.

[10] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 42, vol. 2, pag. 59.16: perciocchè, come dice s. Giovanni Boccadoro, molto più vituperosa cosa è essere bestia per vizio, che per natura.

[11] Ingiurie lucch., 1330-84, 94 [1345], pag. 37.7: - Francuccio, io ti proverò ch(e) tu se' bestia et uno mentegatto.

[12] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 2, vol. 3, pag. 20.15: e poi Nabucdonosor per li suoi peccati d'uomo fu bestia per VII anni, e poi per simile modo distrusse la seconda volta Ierusalem Antioco re…

[13] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 14.91, pag. 468: Oh quanto è bestia l'uomo, in cui s'avampa / lo vizio di lussuria…

[14] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 9, pag. 488.38: Pirro, e di queste e d'ogn'altra cosa che la mia donna m'imporrà ti parlerò io quante volte ella il mi comanderà, o piacere o noia che egli ti debbia essere: ma tu se' una bestia!"

[15] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 212.13, pag. 263: Colui ch'è troppo duro, / È peggio d'una besta; / E pollo senza cresta / Non è però cappone.

[16] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 53, pag. 125.24: Che cortesi uomeni siete voi? avete con questo vostro romore scioperato quanti uomeni ha in questo paese, e io era sopra a fare una mia faccenda, e sono stato sì bestia, che io ci son corso anch'io.

2 Serpente, anfibio.

[1] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 7, pag. 229.13: Cum mortuus fuerit homo, haereditabit serpentes, bestias et vermes: Quando l'uomo sarà morto, il suo ereditaggio saranno i serpenti e le bestie e' vermini.

[u.r. 24.04.2023; doc. parzialm. aggiorn.]