BESTIALITÀ s.f.

0.1 bestiaiità , bestialetate, bestialide, bestialità , bestialitade, bestialitadi, bestialitate, bestilità , bestilitade, bestilitadi.

0.2 Da bestiale.

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.7 1 Disposizione d'animo, azione, comportamento umani degni delle bestie, eticamente e civilmente riprovevoli: malvagi e violenti; soggetti alle pulsioni istintive piuttosto che alla ragione; contrari alle leggi umane e divine. Matta bestialità . 1.1 Opinione stolta e ingannevole; stupidità.

0.8 Raffaella Pelosini 18.09.2001.

1 Disposizione d'animo, azione, comportamento umani degni delle bestie, eticamente e civilmente riprovevoli: malvagi e violenti; soggetti alle pulsioni istintive piuttosto che alla ragione; contrari alle leggi umane e divine. Matta bestialità .

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 19.6: Onde misusavano le forze del corpo uccidendo l'uno l'altro, tolliendo le cose per forza e per furto, luxuriando malamente, non connoscendo i loro proprii figliuoli né avendo legittime mogli. Ma tuttavolta la natura, cioè la divina disposizione, non avea sparta quella bestialitade in tutti gli uomini igualmente…

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 32, pag. 84.6: La quarta maniera dei malvagi si è, che alcuni sono malvagi oltre il costume delli uomini, e oltre la natura omana, e fanno l'opere che sono contra natura, sì come sono alcuni che mangiano carne, e beono sangue d'uomini, e cotali cose non possono venire se non di grande bestialità .

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 25, cap. 3, par. 1, pag. 393.26: Non solamente viltà e servitudine, ma eziandio bestialità induce lussuria.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 11.83, vol. 1, pag. 185: Non ti rimembra di quelle parole / con le quai la tua Etica pertratta / le tre disposizion che 'l ciel non vole, / incontenenza, malizia e la matta / bestialitade?

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 17.67, vol. 3, pag. 284: Di sua bestialitate il suo processo / farà la prova; sì ch'a te fia bello / averti fatta parte per te stesso.

[6] Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.), cap. 8, pag. 68.16: Sì come per Aristotile nell'Etica si contiene, in tre disposizioni la infernal qualità è partita, delle quali la prima incontinenza si chiama, la seconda malizia e la terza bestialità .

[7] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 18, 1-9, pag. 455, col. 2.4: Luogo è in Inferno. In questo Cap. intende D. tratare de la pena di rufiani e delli inganaduri, li quai se punisseno in la prima e in la segonda bolza de l'ottavo circulo, ... e ... da qui in suso sí è punita quella colpa, malicia e bestialità , ch'è comessa violenta e sforzevolmente…

[8] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 4.21, pag. 51: L'un'è Malitia, che giace nel lecto / de la gran Dite, ma l'altr'è la matta / Bestialità , che tien più luogo stretto.

[9] Gl Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 207.15: bestialitade è quando non solamente si perverte l'appetito e la ragione pratica, ma ancora s'adopera contro alla natura per bestiali operazioni.

[10] Gl Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 9, pag. 44.30: Tesifone significha bestialità : e ciò vuole dire intesi follemente a li loro desiderij, senza niuno raguardamento di ragione o di buono uso.

[11] Simone Fidati, Lett., a. 1348 (tosc.), pag. 518.32: Veramente non confidiamo in lui sì come in figluolo di Dio, sì ne lasciamo malmenare alle nostre sensualitadi et bestialitadi, le quali vengono nella nostra mente.

[12] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 451-60, pag. 123.17: Le tue Muse, tanto da te amate e commendate, erano quivi chiamate pazzie, e ogni tua cosa matta bestialità era tenuta.

[13] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 104, vol. 2, pag. 443.2: Li Messinesi per la morte di messer Niccolò e de' suoi compagni scorta la bestialità [e] crudeltà di Catalani, e vidono no· ssi potieno confidare, come meglio seppono o poterono s'ordinarono alla difesa, aspettando a tempo da· rre Luigi qualche soccorso.

[14] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XI, par. 57, pag. 551.10: Questo adiettivo "matta" pose qui l'autore più in servigio della rima che per bisogno che n'avesse la bestialità, per ciò che bestialità e matteza si posson dire essere una medesima cosa. È adunque questa bestialità similmente vizio dell'anima opposto, secondo che piace ad Aristotile nel VII dell'Etica, alla divina sapienza, il quale, secondo che l'autor mostra di tenere, non ha tanto di graveza quanto la malizia, sì come nelle cose seguenti aparirà…

[15] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 12, pag. 130.14: Signore mio re, non èy male fare né se deve reprendere che all'omo pazo se le deya respondere secundo la soa pazia, concessa de cosa che quillo che parla bestialmente, se èy punito de la soa bestialetate e de la soa matteze forria iusta cosa...

1.1 Opinione stolta e ingannevole; stupidità.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 14, pag. 352.17: E se l'aversario volesse dicere che nell'altre cose nobilità s'intende per la bontà della cosa, ma nelli uomini s'intende perché di sua bassa condizione non è memoria, rispondere si vorrebbe non colle parole ma col coltello a tanta bestilitade, quanta è dare alla nobilitade dell'altre cose bontade per cagione, e a quella delli uomini per principio dimenticanza.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, introduzione, pag. 19.6: o crediamo la nostra vita con più forti catene esser legata al nostro corpo che quella degli altri sia, e così di niuna cosa curar dobbiamo la quale abbia forza d'offenderla? Noi erriamo, noi siamo ingannate: che bestialità è la nostra se così crediamo?

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 90, pag. 429.38: che il vizio della prodigalità non è in sé minore che l'avarizia, per ciò che, dove l'avarizia procede da naturale appetito, pare che la prodigalità abbia origine da stoltizia, ch'è spezie di bestialità .

[u.r. 11.02.2008]