0.1 bestïolu, bestiuoli, bestiuolo.
0.2 V. bestiola.
0.3 Lib. Antichr., XIII t.q. (ven.eug.>umbr.-march.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?).
0.7 1 Denominazione generica (e affettiva) di animale (non necessariamente di piccola taglia). 1.1 Bestia dell'Apocalisse.
0.8 Raffaella Pelosini 18.09.2001.
1 Denominazione generica (e affettiva) di animale (non necessariamente di piccola taglia).
[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 7, ott. 52.8, pag. 472: poscia fra l'erbe fresche prestamente / vide conigli in qua e 'n là andare, / e timidetti cervi e cavriuoli / e altri molti varii bestiuoli.
[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 152, pag. 353.15: Uno cavaliere di Spagna il quale avea nome messer Giletto, andando o venendo dal Sepolcro, arrivò a Melano, e avea con seco un asino, il più piacevol bestiuolo che fosse mai...
[1] Lib. Antichr., XIII t.q. (ven.eug.>umbr.-march.), 213, pag. 111: Entro quel fumo parà tal bestïolu / da ca 'l fu mundu tal non fu veçuto: / lo cavo avrà cum auro precïoso, / le so ale taiente cum ferro e cum rasuro, / de dreo avrà 'l le longe e lle grosse cue, / serà sì forte cum ell'è segure...
[u.r. 27.11.2008]