BEVITRICE s.f./agg.

0.1 bevedrise, bevetrixe, bevitrice, bevitrici.

0.2 Da bevitore.

0.3 Memoriali bologn., 1279-1300, (1282): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300, (1282); Amaistramenti de Sallamon, 1310/30 (venez.).

0.7 1 Colei che ama bere (il vino) in gran quantità; ubriacona. Anche agg. 1.1 Buona, grande bevitrice. 1.2 Fig. 2 Agg. Che assorbe l'acqua, che è intriso, bagnato di acqua.

0.8 Raffaella Pelosini 02.11.2001.

1 Colei che ama bere (il vino) in gran quantità; ubriacona. Anche agg.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 35, cap. 3, par. 1, pag. 495.12: Che femmina bevitrice sia è cosa viziosissima.

[2] Amaistramenti de Sallamon, 1310/30 (venez.), 143, pag. 105: Femena lusengiera inganatrise / mai no t'ama sì com'ella disse: / doncha non amar la bevetrixe / né boxara.

[3] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 9, pag. 411.20: E per questo modo queste bevitrici, e lascive insegnano a tenere la via larga della perdizione...

[4] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 311-20, pag. 93.22: Son certo, se io ti dicessi come ella era solenne investigatrice e bevitrice del buon vino cotto, della vernaccia da Corniglio, del greco o di qualunque altro buon vino morbido e accostante...

1.1 Buona, grande bevitrice.

[1] Memoriali bologn., 1279-1300, (1282) 3.11, pag. 9: Comenzà de pisae la bona bevedrise: / ella descalzà l'àlbore tra qui e le raise.

[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 43, pag. 159.10: Ma credo che al paese ciò addivenisse per cagione che le dame vi sono molte grandi bevitrici, bugiarde e ghiotte, e bene pacchianti di roba, più che altre dame lussuriose...

1.2 Fig.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 234.3: e quando il vino aprie le bevitrici ali della lussuria, sta fermo colui e elli grave sta nello cominciato luogo.

2 Agg. Che assorbe l'acqua, che è intriso, bagnato di acqua.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 186.15: La ricente verga, e bevitrice, e già viva merolla, piglia la forza della meraviglia; e diventò dura per lo toccamento del capo...

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 14, vol. 3, pag. 171.25: Quella pensa li preghieri, e le parole delle malìe; e adora gli non conosciuti iddei co non conosciuto verso, collo quale suole fare scurare lo volto della bianca luna, e atorneare lo capo del sole delle bevitrici nebbie.

[u.r. 11.02.2008]