BIANCHEZZA s.f.

0.1 biancheça, biancheçça, bianchessa, bianchesse, biancheza, bianchezza, blanchece, blancheza, blancheze, blanchicza, blankeça, blankicia, blankictia, blankicza, piancheza.

0.2 Da bianco.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Palamedés pis., c. 1300; Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

In testi mediani e merid.: Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Aspetto, qualità di ciò che è bianco; colore bianco. 1.1 Proprietà della luce, splendore. 1.2 Fig. Stato di grazia; benessere, agiatezza. 2 [Med.] Macchia biancastra che compare in seguito a una ferita o a un'ulcerazione della cornea; leucoma.

0.8 Raffaella Pelosini 10.12.2001.

1 Aspetto, qualità di ciò che è bianco; colore bianco.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio musce cum formica, 191, pag. 95: Zamai da incostro negro no pò descend blancheza, / Ni da brutura alcuna no pò descend neteza.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 37, pag. 179.25: Ed acciocchè le navi che spiando vanno, per bianchezza non si manifestino, di colore Veneto, il quale è all'acqua del mare assomigliante, le vele, e le funi si tingono...

[3] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 22, pag. 404.2: Bianchezza è uno colore pieno di luce corporale più che nullo altro; e così la contemplazione è più piena di luce spirituale che altra cosa che qua giù sia.

[4] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 518.18: Rivi d'acqua tante chiare e belgli che infine al fondo se vede la chiareçça la quale sença luna biancheçça demostra.

[5] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 25, 61-78, pag. 527, col. 1.9: Or pò vignire altre forme sovra queste sustanziale, le quae dano alcuno essere sovra lo primo a la cosa, e èno ditte acidentai, sí come biancheça, negreça e similia.

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 128.12: e la gola bianca a modo di vivorio, e la bellezza della bocca, e lo rossore mescolato nella bianchezza della nieve...

[7] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 532.5: Vui savì endur la biancheça deli denti cum la endutta cera...

[8] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 3, vol. 1, pag. 109.6: et cussì poti fari lu friddu cessi essiri friddu et incumenci essiri caldu, la blankicia cessi essiri blankicia et sia nigricia.

- [Rif. alla carnagione].

[9] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 9.27, pag. 514: Sença rasone e ssença dirictura / Li dèro sì crudele battetura, / ke la blankeça quasi tornò scura / del sangue alliso.

[10] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 31, pag. 239.30: Uno cerchio d'oro splendidissimo aveva a la gola, lo quale multiplicava la bianchezza de la gola...

[11] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 90, pag. 157.28: La donzella era vestita indica e molto se lli avenia bene quella vestitura, ch'ella era tanto bianca, che questa era una grande meraviglia a vedere le suoie bianchesse, ed era la sua faccia d'n colore naturale vermiglio che non li fallava a nulla hora del giorno né de la notte.

[12] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 449.16: Maravigliasi ancora di tanta bellezza della sua faccia, di tanta bianchezza di colore di latte perfusa.

[13] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 8, pag. 34.17: et li pixi di lu flumi, oy di lu mari, vidianu li soy gambi cussì blanchi, tutti currianu ad ipsa, dilitandusi di tanta blanchicza et bellicza chi, cum li manu, li pixi si lassavanu prindiri cum dilettu.

[14] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 99.35: Maraviglyavase apriesso de la fronte soa, blanchessema plu che lacte e spasa, per che monstrava de dare naturale lustrore per la forte blancheze soa.

1.1 Proprietà della luce, splendore.

[1] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 111, pag. 226.20: Né il lume né la presenzia del Verbo, che tu in essa bianchezza vedesti intellettualmente, non tolleva però la bianchezza del pane...

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 114, Assunz. Maria, vol. 3, pag. 983.4: E così fu ricevuta in cielo gaudente, e allogata a la diritta parte del figliuolo, ne la sedia di gloria; e gli apostoli videro la sua anima, che era di tanta bianchezza, che non lo potrebbe contare lingua d'uomo veruno.

1.2 Fig. Stato di grazia; benessere, agiatezza.

[1] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 32.41, pag. 72: Hone[s]tà, dignità, honore e stato, / choi beni che ci fanno li elementi, / Fortuna dà, perché le nostre menti / s'accendano ad amar<e> lo sommo bene; / et poi che 'l senso alquanto è dilectato, / ella va contra lui con aspri venti, / annullando li stati con tormenti, / ché non fûr grati a Dio come convene, / e tempra le dolcesse co le pene, / sì che questa Fortuna / nostra bianchessa imbruna, / et rompe e fiaccha in noi ogni processo / fuor di vertù commesso; / et questo fa però che l'alte stelle / guardi ciaschuno e chi le fece belle.

2 [Med.] Macchia biancastra che compare in seguito a una ferita o a un'ulcerazione della cornea; leucoma.

[1] f Guglielmo da Piacenza volg. (ms. Landiano), XIV pm. (it. sett.): dela hongia e dela biancheza de l'occhio. || Altieri Biagi, p. 54.

[2] f Guglielmo da Piacenza volg. (ms. Landiano), XIV pm. (it. sett.): in lo tratado dela biancheza e la rotura dela cornea. || Altieri Biagi, p. 54.

[u.r. 20.05.2009]