BIASCIARE v.

0.1 biascia, biasciava, biassan, blascalo.

0.2 Lat. volg. *blassiare (LEI s.v. blassiare).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Rigirare qsa in bocca per lungo tempo (senza masticarla); masticare male.

0.8 Francesca Gambino; Elena Artale 04.05.2007.

1 Rigirare qsa in bocca per lungo tempo (senza masticarla); masticare male.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 558, pag. 120: A membro a membro i scarpano col gramp e coi denton, / Li biassan e i seguiano e i nizan coi baston....

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 9.2415, pag. 274: La rondine due pietre prezïose / Naturalmente porta nel suo ventre, / [[...]]. / Se li figliuoli sono ciechi ed orbi, / Biascia la celidonia, sì che c'entre / Il cano succo che sana lor morbi.

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 185, pag. 457.9: e venendo verso Firenze, giammai non le dimorsò, che sempre tra via or l'una or l'altra si metteva in bocca, e quanto più le biasciava e rugrumava, più induravano.

[4] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 62, pag. 178.14: et alcuna fiata quelle engandole par(te) p(er) toccar(e) alcuna fiata p(er) visu et q(ua)n li pui cubelli dinançi lo blascalo...

[u.r. 24.04.2019]