BIASIMÉVOLE agg.

0.1 biasimevole, biasimevoli.

0.2 Da biasimare.

0.3 Dante, Vita nuova, c. 1292-93: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Cronica fior., XIII ex.; <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>.

0.7 1 Meritevole di biasimo.

0.8 Francesca Gambino 07.11.2000.

1 Meritevole di biasimo.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 28 parr. 1-3, pag. 123.8: per quello che, trattando, converrebbe essere me laudatore di me medesimo, la quale cosa è al postutto biasimevole a chi lo fae. || ED non esclude il signif. (attivo) 'datore di biasimo', come piacevole (Boccaccio), nocevole (Villani).

[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 129.26: Ed allora i Ghibellini dissfecero torri e palaççi e tutte fortezze che' Guelfi aveano, ed altre cose fecero assai laide e biasimevoli, di sforzare donne e pulçelle di grande vergongnia.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 2, pag. 8.12: Dispregiare se medesimo è per sé biasimevole, però che all'amico dee l'uomo lo suo difetto contare secretamente...

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 22, pag. 410.6: e meno biasimevole sia la prodigalitade, che l'avarizia.

[5] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 6 rubr., pag. 46.2: Che la discordia nasce per appetito di magisterio, e quanto sia questo appetito biasimevole.

[6] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 7, par. 7, pag. 223.20: Il che assai manifestamente appare: l'uno veggendo entrare una novella sposa nella casa di Panfilo, però che altro giovane di lui in quella non conosceva, non considerando alla biasimevole lascivia de' vecchi, sua la credette...

[u.r. 24.09.2007]