BIECO agg.

0.1 bieca, biece, bieche, biechi, bieci, bieco, biegi, bisi, viega.

0.2 Lat. obliquus (DELI 2 s.v. bieco).

0.3 Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.): 2.

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Dante, Commedia, a. 1321.

In testi sett.: Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.).

N L'att. in Jacopo della Lana è cit. dantesca.

0.5 Locuz. e fras. far bieco 1.2.1.

0.7 1 Obliquo, torvo (dell'occhio o dello sguardo). 1.1 Strabico. 1.2 Cieco (?). 2 Fig. Che agisce in modo distorto, ingiusto; colmo di vizio, peccaminoso. 2.1 Fig. Invidioso; reso tristo dall'odio o dalla rabbia. 2.2 Fig. Stolto, folle.

0.8 Francesca Gambino; Elena Artale 10.11.2000.

1 Obliquo, torvo (dell'occhio o dello sguardo).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 6.91, vol. 1, pag. 106: Li diritti occhi torse allora in biechi...

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 21, pag. 156.21: e vide muovere le palpebre degli occhi, che con bieco atto riguardavano verso di lui.

1.1 Strabico.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 24, pag. 291.11: i suoi occhi erano biechi e rossi, continuamente lagrimando...

[2] Gl Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 103.16: Niccolò di Micozzo fu di comunale statura, un poco guercio, o vero bieco.

1.2 Cieco (?). || Cfr. Contini, PD, I, p. 908, n. 11.

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 4.11, pag. 908: Rug[g]ieri, mal si piega / ki kade in disperanza: / questo fa Siena la viega / a ki non fa fallanza.

1.2.1 Fras. Far bieco: rendere non visibile, offuscare.

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 200.14, pag. 226: viltà mostrasti tra tante donzelle / ch'ognuna ha fatto la tua fama bieca.

2 Fig. Che agisce in modo distorto, ingiusto; colmo di vizio, peccaminoso.

[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 368, pag. 574: per le dolce parole sì s'acata i amisi, / mai qi 'g va rampognando sì fai dig dreti bisi.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 25.31, vol. 1, pag. 420: Non va co' suoi fratei per un cammino, / per lo furto che frodolente fece / del grande armento ch'elli ebbe a vicino; / onde cessar le sue opere biece / sotto la mazza d'Ercule, che forse / gliene diè cento, e non sentì le diece.

[3] Gl Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 25, 25-33, pag. 601, col. 1.6: Ed el stesso solve lo dubio e dixe: 'non va cum soi fradelli per un cammino, per lo furto', ecc. ... Biece, zoè: indirecte et viziose ...

[4] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 21, terz. 50, vol. 1, pag. 241: Pognan, che ne curar men di tre ceci, / e dispregiar la scomunicazione, / siccome que', ch'eran di fede bieci.

[5] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 2, 45.5, pag. 31: a ciò ch'el loro dio bugiardo e bieco / doppo lor vita gli facci posare.

2.1 Fig. Invidioso; reso tristo dall'odio o dalla rabbia.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 4, docum. 2.15, vol. 2, pag. 365: Ché se ben tutti li detti respecti / a meditar ti metti / e fie ragion con teco / e non averai nel ricever cor bieco...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 6.136, vol. 3, pag. 100: E poi il mosser le parole biece / a dimandar ragione a questo giusto, / che li assegnò sette e cinque per diece, / indi partissi povero e vetusto...

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 65, terz. 81, vol. 3, pag. 229: e per molti aspri boschi n'andò seco, / tantochè l'ebbe a casa sua guidato, / poi dipartissi coll'animo bieco.

2.2 Fig. Stolto, folle.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, docum. 9.36, vol. 3, pag. 123: Aggia in nave con teco / padron destro e non bieco, / che compri e satisfaccia / quanto bisogno faccia...

[u.r. 04.09.2019]