0.1 bietta, biette.
0.2 Got. *blihþa (Nocentini s.v. bietta).
0.3 Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342: 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342.
In testi sett.: Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Francesca Gambino 10.11.2000.
1 Cuneo per fendere legna o altro.
[1] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 13.38, pag. 66: e quanto più potea quivi feria, / ora col colpo faccendo romore, / ora mettendo biette alla fessura / quando la scure sua tirava fore, / forse temendo che non l'apritura / si richiudesse.
[1] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 720, pag. 146: Lo terço si è a unghielle, / Molto è gentile cosa e belle; / Ma gran briga è a far quelle / Perchè se sega o va a bietta, / In vide grosse se de' far questa. || Lez. del cod. Corsiniano (Frati, p. 147): «Ma grande briga è a far quella. / Lo quarto modo è a segeta / perchè si sega, o va da bieta...» (si parla dell'innesto delle viti).
[u.r. 31.07.2020]