BISÀVOLO s.m.

0.1 besólo, bisaulo, bisavol, bisavoli, bisavolo.

0.2 Da avolo.

0.3 Palamedés pis., c. 1300: 1.

0.4 In testi tosc.: Palamedés pis., c. 1300; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.7 1 Lo stesso che bisavo. 2 Plur. Antenati.

0.8 Pär Larson 10.11.2000.

1 Lo stesso che bisavo.

[1] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 24, pag. 75.3: ‑ Or sappiate ‑ disse lo prod'omo ‑ che voi avete veduto lo suo bisaulo e ciò fu lo grande cavalieri che voi trovaste dentro lo grande letto e ricco; e io sono suo aulo, ch'io fui figliuolo di collui che voi vedeste.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 474, vol. 2, pag. 453.4: el fratello carnale per lo fratello et suoro, et ellino per lui, el marito per la mollie et la mollie per lo marito, et per lo nipote carnale et per la nipote et ellino per lui, avolo, bisavolo; avola, bisavola, zio, et zia dal lato del padre et dal lato de la madre, et essi per lui et per lo absente et absenti.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 15.94, vol. 3, pag. 249: «Quel da cui si dice / tua cognazione e che cent'anni e piùe / girato ha 'l monte in la prima cornice, / mio figlio fu e tuo bisavol fue: / ben si convien che la lunga fatica / tu li raccorci con l'opere tue.

[4] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 15, 88-96, pag. 346, col. 2.3: Qui responde messeri Caçaguida preditto a D.: 'oi fronda', çoè 'oi descendente de meo àlboro'. Poscia mi disse, çoè che Adigheri fo so figliolo e fo besólo de Dante.

[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 4, cap. 1, pag. 262.10: Ma Fabio Massimo pensando nel suo animo, ch'elli avea retto V volte il consolatico, e che spesse volte era stato retto da suo padre e da l'avolo e dal bisavolo e da' suoi maggiori, nelle elezioni, nelle quali con sommo consentimento il suo figliuolo si eleggea consolo, quanto poteo fermamente fece col popolo, che alcuna volta questo onore vacasse a' Fabii.

[6] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 58, pag. 113.29: Questo Troo, che a me viene nipote, a tuo padre viene bisavolo, che egli fu padre d'Assaraco; Assaraco fu padre di Capi, Capi fu padre di Anchise, e tu se' figliuolo di Anchise...

[7] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 111.7: Seguita ora ultimamente di scrivere di Berto vocato Lamberto, figliuolo del detto Filippo, mio padre, e de' suoi descendenti. Se a le fonti gli fu posto nome Berto in memoria del bisavolo, o Lamberto in memoria di Lamberto Belfradelli suo avolo da parte di madre, non so.

[8] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 34, pag. 298.5: Veramente multo se dolce Pirro de tanto smesurato periculo de lo suo avulo, ma più se dolce de sé medesmo, considerando como lo re Licomede figlyolo de lo re Acasto suo bisavolo lo avea allevato e cressuto indeli tienneri anni.

2 Plur. Antenati.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 7, pag. 316.8: Colui, acceso, stredisce e addomanda l'arme, e' Rutoli in arme apparecchia. Alcuni muove la bellezza, alcuni i bisavoli re, alcuni la gioventudine, alcuni la prodezza.

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 13, vol. 3, pag. 98.22: però che la generazione, e' bisavoli, e quelle cose che noi medesimi non abbiamo fatte, a pena dico che sieno nostre.

[3] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 261-70, pag. 84.7: Ma io non credo che in fatica d'onorarne alcuna per li suoi meriti, a' nostri bisavoli non che a noi, bisognasse d'entrare: e prima spero si troveranno de' cigni neri e de' corbi bianchi, che a' nostri successori d'onorarne alcuna altra bisogni d'entrare in fatica...

[u.r. 24.09.2007]