BISCỦCERE v.

0.1 bescosse, bescote.

0.2 Da cuocere.

0.3 Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311: 2.

0.4 In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Doc. spolet., 1360.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Sottoporre (il pane) a una duplice cottura, o a una cottura prolungata, per eliminarne l'umidità e permetterne una lunga conservazione. 2 Cuocere intensamente, bruciare.

0.8 Pär Larson 13.05.2009.

1 Sottoporre (il pane) a una duplice cottura, o a una cottura prolungata, per eliminarne l'umidità e permetterne una lunga conservazione.

[1] Doc. spolet., 1360, pag. 35.24: It(em) disspisci pro meçça soma de bescottu che de(m)mo alla Chiescia de Roma, lvj s.. It(em) dey allu fornaiu che (m)me bescosse lo dictu besscottu, iiij s.

2 Cuocere intensamente, bruciare.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 54.147, pag. 324: L'atra è lo speso tenebror, / scur, negro, senza regulor, / orribel e carize[n]ento, / chi tropo è greve e gran tormento. / Mai no à termen quela note / donde è l'anime bescote: / a li tormenti se renovam, / ni zà mai reposo trovam.

[u.r. 04.09.2019]