0.1 bestiça, bestiçare, bestiçata, bestiçate, bestiçati, bestiçato, bistiza.
0.2 Da bisticcio.
0.3 Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.): 1.
0.4 In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
0.7 1 [Metr.] Realizzare mediante la figura del bisticcio, derivando una parola da un'altra con un cambio di vocali. 2 Estens. Usare un gioco di parole.
0.8 Pär Larson 21.11.2000.
1 [Metr.] Realizzare mediante la figura del bisticcio, derivando una parola da un'altra con un cambio di vocali.
[1] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 10, parr. 8-26, pag. 159.16: La prima maynera delo bestiço èe simplice, quando una sola dictione fi bestiçata con una altra sola dictione, sì come in questa dictione 'mondo', la quala sola bestiçata, e mutato lo primo o in e e lo secondo o mutato a, fit 'menda'. Item in questa dictione 'cara', mutato la prima a in o e la seconda a mutata in e fit 'core'.
[2] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 10, parr. 29-45, pag. 161.10: La seconda maynera delo bestiço èe composito, videlicet quando una dictione simplice che tegna uno significato fi bestiçata con due dictione le quale sianno de duy diversi significati, mutando tutte le vocale dela dicta dictione simplice, overo algune de quelle (imperçoché nelo bestiçare non èe de bisogno che tutte le vocale sianno mutate), sì come appare in questa dictione simplice, videlicet 'formento', la quala se bestiça con queste due dictione, videlicet 'far manto', mutato lo primo o in a fit 'far' che sta per «fare», e mutata la e in a, e lo o ultimo remanendo fermo, fit 'manto'.
2 Estens. Usare un gioco di parole.
[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 13, 16-30, pag. 358, col. 1.1: Io credo ch'ei credette. Qui bistiza per indurre diletto al studente, mostrando D. ch'ello credea che Virg. credesse ch'elli credesse che quelle voxi e lamenti, ... fosseno de gente nascosta per paura di loro tra quelli sterpi e bronchi.
[u.r. 04.03.2007]