0.1 biuta.
0.2 Lat. abluta (LEI s.v. abluta).
0.3 Palladio volg., XIV pm. (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Palladio volg., XIV pm. (tosc.); Boccaccio, Corbaccio, 1354-55.
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Mistura untuosa adoperata per intonacare o turare fori. 1.1 [Detto ironicamente di prodotto di bellezza, belletto].
0.8 Elisa Guadagnini 14.01.2001.
1 Mistura untuosa adoperata per intonacare o turare fori.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 19, pag. 27.12: E quando hai fatti e' granai, si vuole torre morchia, e loto, ed un poco di minuta paglia, e mischiare insieme, e ugnere tutto 'l granaio, e le pareti; e poi vi semina suso foglie tutte d'ulivo, o d'ulivaggine secche a modo di paglia: e quando questa biuta è secca, anche riugni da capo; e poi seccata, riponi iventro 'l grano. E queste cose sono inimiche de' gorgoglioni, e de' topi, e d'ogni altro bigattolo nocivo al grano.
1.1 [Detto ironicamente di prodotto di bellezza, belletto].
[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 311-20, pag. 94.30: Delle quali confezioni essa ugnendosi e dipignendosi, come se a vendersi dovesse andare, spesse volte avvenne che non guardandomene io e basciandola, tutte le labbra m'invischiai; e meglio col naso quella biuta che cogli occhi sentendo, non che quello che nello stomaco era del cibo preso, ma appena gli spiriti riteneva nel petto.
[u.r. 14.02.2019]