BOCCIA s.f.

0.1 boça, bocce, boccia, boçe, boce, boço; f: boccie.

0.2 LEI s.v. *bok(k)y-/*bogy-; *buk(k)y-/bugy- 'corpo di forma tondeggiante, concavo; cavità' (6, 655.16).

0.3 Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Palladio volg., XIV pm. (tosc.); A. Pucci, Libro, 1362 (fior.).

In testi sett.: Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Doc. friul., 1360-74; Esercizi cividal., XIV sm..

0.7 1 Recipiente per liquidi, di forma panciuta con il collo lungo e stretto. 1.1 [Mis.] Unità di misura di capacità. 2 Fiore non ancora schiuso; bocciolo.

0.8 Paolo Squillacioti 07.02.2001.

1 Recipiente per liquidi, di forma panciuta con il collo lungo e stretto.

[1] ? Doc. friul., 1360-74, [1373], pag. 191.29: Per lu fat mirindo e pan prendi ogno dì azó chel no gisisin de lavoro e no s'inderedasin ad alá chaso per duti lu sis dis, den. 4 per dì. Spendey per ricevi l'arciaul e gli previt per V boce di Romania.

1.1 [Mis.] Unità di misura di capacità.

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 52.38: Anchora sepis che cafessi 250 de la mexura de Gaieta a lo qual se vende l'oio, sì è mill(ie)r J de Puia, li qual torna in Tonisto boçe 35 1/2.

[2] Esercizi cividal., XIV sm., 16, pag. 101.11: Achest vin, doç e di dos fueglis, com è la to r[i]buelo, si venderes dretomentri a Triest, myeç grues la boço, a timp chu si vendemo. || Cfr. il testo lat.: «medio groso metreta, in tenpore quo vindimiatur».

2 Fiore non ancora schiuso; bocciolo.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 21, pag. 109.6: E 'l fior delle rose non è il fior giallo granelloso ch'è dentro alla rosa; anzi sono le bocce, le quali e' nutricano a modo di peruzze di pruno rosse, le quali dopo vendemmia si truovan mature e piene di seme.

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 41, pag. 292.29: e se vuogli serbare la rosa dopo l'altre, metti la boccia dela rosa in uno bucciuolo di canna verde e ficalo in terra presso a· rrosaio senza spicarla, e quando vuogli che s'apra la ne cava a tempo ch'ella veggia il sole.

[3] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 5, cap. 48: Et i suoi semi [[scil. del rosaio]] sono quelli che nelle boccie rosse sono richolti la cui maturitade aconcia a piantare si conoscie quando dopo la vendemmia hanno colore rosso.... || Crescenzi, [p. 185].

[u.r. 20.05.2011]