BOLLATO agg.

0.1 bolado, bollata, bollate, bollato, bullado, bullata.

0.2 V. bollare.

0.3 Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.); Cronica fior., XIII ex.; Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.).

In testi sett.: Stat. venez., 1338.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 [Detto di lettera o di documento ufficiale:] autenticato con sigillo (lettera bollata, privilegio bollato). 2 [Econ./comm.] [Rif. a merci:] marchiato a fini di controllo doganale. 2.1 [Rif. a persone:] marchiato, dotato di contrassegno di condanna visibile e perpetuo. 3 Accuratamente chiuso col sigillo. 4 [Traduzione di Valerio Massimo:] dotato di bolla.

0.8 Elisa Guadagnini 11.02.2001.

1 [Detto di lettera o di documento ufficiale:] autenticato con sigillo (lettera bollata, privilegio bollato).

[1] Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.), pag. 51.37: E quando il Pallialoco udío questo, e vide ciò per bollate lettere, disse: "Mess. Gianni, io sono per fare e dire ciò che ti piace, chè cosa fatta non si puote mai frastornare con onore: ma voi el potete meglio attare ch'uomo nato, chè Dio l'ha dato a compiere".

[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 94.9: In questo tempo lo Re d'Ungheria, admunito da papa Pasquale che facea contro a llui, rifiutò per lectere bollate tucte le investiture delle dignità de' vescovi e prelati, i quali gli altri Re, ch'erano stati per adietro, erano usati di fare.

[3] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 61.4: In quest'anno et tempo Bonifazio Papa privileggiò Sardigna a Don Giamo da Raona, et per privilegio bollato lil diede, acciochè egli la s'acquistasse.

[4] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 6, cap. 6.61, pag. 216: Che nnoi da nnoi abiamo un privilegio, / Che nullo sia alimento che possa / Nuocere a nnoi, nè ancor creatura, / Sia qual vuol eser, umana o ['n]fernale, / Rationale overo inrationale; / Di ciò abiàn lettere bollate / Di bolla d'oro dalla detta donna.

[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 37, terz. 11, vol. 2, pag. 145: Quando fu tempo, e quella parte Nera / portar le dette lettere bollate / a quel, che gli servia di tal matera…

[6] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 234.11: Martedì a dì 12 d'octobre, in Pisa venne Alderigho Interminelli da lLuccha i[n]basciadore del papa facto per li chardinali in nella terra di Fondo, et arrechò lettere bollate da parte del dicto papa…

2 [Econ./comm.] [Rif. a merci:] marchiato a fini di controllo doganale.

[1] Stat. fior., 1334, L. II, cap. 6, pag. 294.31: E niuno tintore tinga alcuno panno, non bollato come detto è, il quale sia lungo da quattro braccia in su, alla detta pena.

[2] Stat. venez., 1338, cap. 70, pag. 451.1: Che se algun vaxelo serà trovado no bolado. Item, se algun vaxelo de li prediti nè che sia vedado segondo lo capitolar, sì conço como no, lo qual no sia bolado, serà trovado in man de algun marcadante, çoè de la bola de lo gastoldo e de lo segno de lo maistro aprovo lo cocon, et lo dito marcadante no porà mostrar colù che li lo averà dado o vendudo, caça in pena de libre III per çascuno vaxello...

2.1 [Rif. a persone:] marchiato, dotato di contrassegno di condanna visibile e perpetuo.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 8, pag. 456.2: uno servo (ch'era stato da lui costretto in pena di bove, [e] con segni di lettere nel volto bollato da non poterne mai andarne per sommo vituperio del suo viso), con solliciti occhi cercando, e seguendo con benivolo studio l'orme del suo signore qua e là erranti, compagnone di sua propria volontà si rendeo al colui lato.

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 159.111, pag. 154: ed è fancel bollato, / e non è già cenato, / e vien da stibbio / sì come nuovo nibbio / ed arzagogo. || Ageno, Sacchetti, Rime, p.202: «fancello 'bamboccio, sciocco' [[...]]; vale anche 'servo', donde l'accostamento a bollato: si bollavano i servi per mancanze, quindi bollato significa 'già noto per cattivo soggetto'».

3 Chiuso col sigillo, per verificare che non sia aperto.

[1] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 14, vol. 1, pag. 52.17: La detta porta si à due serrature, e di sopra bollata, perciò che non sieno maliziate; chè sono otto Saracini posti ivi per lo Soldano, e infra questi sono partite le chiavi; e chi tiene una chiave, e chi l'altra, e così delle bolle simigliantemente.

4 [Traduzione di Valerio Massimo:] dotato di bolla, ciondolo portato dai romani come simbolo di potere. || Cfr. Val. Max., III, I, 1: «statua bullata et incincta praetexta».

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 1, vol. 1, pag. 98.20: Emiliu Leppidu essendu intandu citellu, andandu a la batalya, aucisi lu inimicu et servau lu citadinu. Di la quali maravilyusa opera esti indicatrici la statua bullata et vestuta di pretexta posta a lu Capituliu per cumandamentu di lu Senatu…

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 1, pag. 188.6: De la cui così maravigliosa opera n'è dimostratrice la statua bollata e cinta d'una veste ditta pretesta, che fu posta nel Campidoglio per ordinamento del senato.

[u.r. 31.07.2015]