BOLLITO agg./s.m.

0.1 bolita, bolite, bolito, bollita, bolliti, bollito.

0.2 V. bollire.

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.7 1 Bollente, in ebollizione; a temperatura di ebollizione. 2 Che ha subito la bollitura, cotto, lessato. 2.1 Sost. Chi viene lessato (nell'Inferno).

0.8 Elisa Guadagnini 20.02.2001.

1 Bollente, in ebollizione; a temperatura di ebollizione.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 13.17, pag. 108: «Or ov'è 'l capo cusì pettenato? / Con cui t'aragnasti, che 'l t'ha sì pelato? / Fo acqua bollita, che 'l t'ha sì calvato? / Non te c'è opporto più spicciatura!»

[2] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 41.13, pag. 159: Così mi strugge stando contumace, / come ne l'acqua bollita fa 'l sale: / ch'io non n'ho peggio ancor, più li dispiace.

[3] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 31, pag. 20.25: e di questo battuto fae salsicce lunghe come raviuoli e fritte in olio assai molto bollito.

[4] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 8.8, pag. 23: quella giustitia che giammai non erra / dentro ad un fiume di sangue gli [a]fferra / che sempre bolle in bolliti bollori.

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 99, vol. 1, pag. 188.6: e feciono a ppiè delle mura intorno intorno molti fornelli con caldaie, per apparecchiare acqua bollita per gittare sopra coloro che combattessono…

[6] Laude cortonesi, XIV (tosc.), 52.21, vol. 1, pag. 392: «Ov'è lo capo così pettenato? / Con cui t'arelglasti, che l'hai sì schalvato? / Fo acqua bollita ch'el t'ha sì pelato? / Non t'è oporto più stricatura!»

2 Che ha subito la bollitura, cotto, lessato.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 40, pag. 145.6: E perciò dee il signore della casa scegliere galline nere e bigie, e schifare le bianche e le taccate, e dee dare loro beccare orzo bollito e cotto, per farle ingenerare più avaccio.

[2] Pratica del vino, 1342/48 (fior.), pag. 8.1: E poi, quando tu vieni per metere queste uve bolite in su la bota, poni mente se la bote è sì piena che vi chapia…

[3] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 67, pag. 322.15: Lo latte asinino bollito con succhio d'erbagine, li cecchi dele reni et dela vescica meraviglosamente sana; similemente fae quello dela capra.

[4] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 65, pag. 181.20: Cura: lavese lu palatu fortem(en)te co(n) sale et aceto forte resoluto et poi ch(e) n'è f(ac)ta la fricatio(n)e, fine actanto ch(e) n'esca sangue, ungnase lu palatu (con) mele bollito (con) cepulla et casu et a(r)rosto.

2.1 Sost. Chi viene lessato (nell'Inferno).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 12.102, vol. 1, pag. 202: Or ci movemmo con la scorta fida / lungo la proda del bollor vermiglio, / dove i bolliti facieno alte strida.

[u.r. 28.02.2022; doc. parzialm. aggiorn.]