BOLZONAGLIA s.f.

0.1 bolçonalia, bolsonaglia, bolzonaglia, busugnagla.

0.2 VES s.v. busunagghia (lat. mediev. bolzo).

0.3 Stat. pis., 1322-51, [1322]: 2.

0.4 In testi tosc.: Stat. pis., 1322-51, [1322]; Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.); Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.).

In testi sic.: Doc. palerm., 1380.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Numism.] Monete fuori corso, che devono essere rifuse. 2 Parti di scarto (del tonno).

0.8 Elisa Guadagnini; Elena Artale 23.12.2003.

1 [Numism.] Monete fuori corso, che devono essere rifuse.

[1] Gl Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 17.30: Buglione e bolzonaglia vuol dire oro e argento in piastre o in verghe o in vasellamenta rotte d'argento, o in moneta d'oro o d'argento non correnti ne' luoghi; [[…]] e la bolzonaglia si è tanto a dire come monete piccole non corsibole in quelli luoghi ove sono per fondere o per disfare.

[2] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 26.18: Quando volessi digrosare bolçonalia picioli, fàe un ceneraciolo grande chon cenere, chome si fàe a chi volese afinare ariento.

2 Parti di scarto (del tonno).

[1] Stat. pis., 1322-51, [1322] Agg., cap. 1, pag. 591.1: Tonnina, chi vende paghi del telsaruolo et bolsonaglia d'ossi den. tre.

[2] Doc. palerm., 1380, 4, pag. 241.31: l'ossa et la busugnagla, l'unza: dinari IIJ.

[u.r. 31.01.2008]