BONAMENTE avv.

0.1 bonamente, bonamenti, buonamente.

0.2 Da buono.

0.3 Jacopo Mostacci (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Jacopo Mostacci (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Lett. sen., 1262; Bestiario toscano, XIII ex. (pis.).

In testi sett.: Ell Dio d'amore, 1310/30 (venez.).

In testi mediani e merid.: Lett. napol., 1356; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Stefano Protonotaro, XIII m. (sic.); Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Con bontà; con buone intenzioni; benevolmente o generosamente; lodevolmente. 2 Facilmente, senza difficoltà o complicazioni; senza danni o conseguenze negative. 3 [Con valore genericamente affermativo:] certamente, veramente, nettamente. 4 Approssimativamente, circa.

0.8 Gian Paolo Codebò 16.06.2001.

1 Con bontà; con buone intenzioni; benevolmente o generosamente; lodevolmente.

[1] Mazzeo di Ricco (ed. Contini), XIII sm. (tosc.), 1.49, pag. 151: Or veg[g]io ch'è provato / zo ch'aud[ï]o contare, / c'assai ha guadagnato / chi si sa scompagnare / da mala compagnia. / A meve adivenia / como avene sovente / chi 'mpronta buonamente / lo suo a mal debitore e scanoscente… || "generosamente" (Contini).

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 39, cap. 1, par. 12, pag. 551.11: Valerio Massimo, libro quarto. Lo primo Scipio Affricano buonamente tanto s'aoperò in rifiutare gli onori, quanto s'era operato in meritargli.

[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 107.13: Ed essendo a grande fatica ito a Pocri, per mille inganni; poi ch'io l'ebbi veduta, mi maravigliai, e buonamente ch'io ebbi lasciate le pensate tentazioni per la sua fede…

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 29, S. Paola, vol. 1, pag. 266.17: E da poi che 'l suo marito morìo, così il pianse come s'ella propriamente fosse morta, [e] così si convertìo al servigio di Cristo come paresse ch'ella avesse disiderata la sua morte. Che dirabbo adunque de la spaziosa e nobile casa e di qua adrieto ricchissima, buonamente tutte le ricchezze furono date a' poveri?

[5] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Pr 12, vol. 5, pag. 652.13: [28] La via de' diritti sì riceverà e darà vita a colui che vive buonamente; ma la mala via mena l'uomo alla morte.

1.1 Fedelmente, lealmente.

[1] Brunetto Latini, Favolello, 1260/66 (fior.), 59, pag. 280: In amico m'abatto / che m'ama pur a patto / e serve buonamente, / se vede apertamente / com'io riserva lui / d'altretanto o de plui.

1.2 Efficacemente; con buoni risultati.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 146.26: charne di colonbo sì è chalda e secha, e spezialmente quella de' cholonbi vechi ch'àno la charne vechia e dura, e perciò si quocono male ala forciella e danno malvagio nodrimento. Ma i pippioni giovani che incominciano a volare sono chaldi e umidi e nodriscono buonamente, salvo che il sangue che ingie[ne]rano è grosso e viscoso…

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 332.39: Or potresti dire, tutti gli ori debbonsi granare prima che battere in foglio? Dicoti di no, ma buonamente tutti ori da 20 o in 18 carati in giuso non si possono battere in foglio però che dandovi suso del martello uno poco o più sopra l'ancudine si criepano…

2 Facilmente, senza difficoltà o complicazioni; senza danni o conseguenze negative.

[1] Jacopo Mostacci (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 3.30, pag. 151: Ma no mi piace d'essa quello dire, / ch'eo ne fosse tenuto misdicente, / c'assai val meglio chi si sa partire / da reo segnor e alungiar bonamente. / Om che si part' e alunga fa savere / da loco ove possa essere affan[n]ato / e trane suo pensero…

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 194.14: Et perciò dice Tullio che questo tal prologo indaurato dovemo noi usare quando la nostra causa è laida e disonesta inn alcuna guisa, la qual causa è appellata mirabile, sì come pare in adietro là dove fue detto che sono cinque qualità di cause, cioè onesta, mirabile, vile, dubiosa et oscura. E buonamente nelle quattro ne potemo noi passare per principio; ma in questa una, cioè mirabile, ne conviene usare insinuazione per sotrarre l'animo dell'uditore e tornare in piacere di lui ed in grazia quel che pare essere in suo odio.

[3] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 33, pag. 55.1: Questi falconi si sono d'assimigliare a tutti li homini del mondo, che sì come l'una delle schiatte delli falconi è da pigliare le farfalle, e cusì sono una mainera de gente che sono di poca bontade e de poca credensia delle spiritale cose, che non sono da pregiare infra li altri homini, che non ànno ingegno né ardire di ragionare né d'intendere in della nobilitade di Christo, se non pur cussì lieve le cose che intendono li garçoni buonamente, anci diceno, da che l'omo ne dice loro una trata alcuna cosa: Non sappo, non intendo di queste cose…

[4] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 69, pag. 338.15: Peggiore fu quello che fece Adamo, troppo più, che già non si potrebbe buonamente esprimere.

[5] Ell Dio d'amore, 1310/30 (venez.), 39, pag. 113: Chi iera l'olltra schiera e l'olltra çiente / io ve llo diraço de prexente: / intendì et io ve ne dirò assè bonamente, / pur ascholltate.

[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 3, pag. 42.19: Sanctu Gregoriu rispundi: «Si sanctu Benedictu avissi volutu mantenirj et regirj kyllj monachi, li qualj aviano cuspiratu a darilj morti, li custumj de li qualj erano contrarij allj custumj de sanctu Benedictu, ca sanctu Benedictu fora statu in tanta sollicitudini et penserj, chi bonamenti li oky de la mente sua non foranu stati tranquillj, nè averia ipsu pututu vacarj quietamenti a contemplarj Deu…

[7] Lett. napol., 1356, 2, pag. 125.35: Placzave tosto sop(ra) cheste cose rescrivere a zo che no(n) si perda lu tempu cu(n) periculu. Et dove vidisseti sicundo cheste cose la vinuta n(ost)ra utile, placerani multo che no vi sperlongasseti da Barlecta oy da Trani, si li (con)dicione vostri lu puranno bonamente patere, a zo che sencza dilacione potissimo essere insembla a dare expedicacione a li bisogni cusì exp(re)ssi.

[8] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 7, pag. 23.11: Lu quali Rogeri assiiandu, et videndu quilli duy princhipi, li quali eranu stati a rRigiu et cum patti, ut supra diximus, eranu yssuti et intrati in quistu castellu di Schillachi, chi bonamenti non si putianu difendiri in lu castellu, per unu castellu chi havia fattu Rogeri innanti la porta di Schillachi, la notti yssianu fora et intraru in navi et fugianu in Constantinopoli.

2.1 Misuratamente, in modo equilibrato.

[1] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 2.53, pag. 199: Poso e travaglio mésto, / dato e tolto a modo, / sempre piacere è me, / e de ciascuno me sto / sì bonamente a modo, / gran pagamento è me.

3 [Con valore genericamente affermativo:] certamente, veramente, nettamente.

[1] Stefano Protonotaro, XIII m. (sic.), 50, pag. 132: Ma si quistu putissi adiviniri, / ch'Amori la ferissi di la lanza / chi mi fer' e mi lanza, / ben crederia guarir di mei doluri, / ca sintiramu engualimenti arduri. / Purrìami laudari / d'Amori bonamenti / com' omu da lui beni ammiritatu; / ma beni è da blasmari / Amur virasimenti / quandu illu dà favur da l'unu latu / e l'autru fa languiri…

[2] Lett. sen., 1262, pag. 283.30: (E) del fato di Fontana Giovana sì disero q(ue) no vegiono via q(ue) noi potiamo buonamente (e)sare paghati se p(r)ima non à achordo dal signiore di Sori a loro, (e) che in ciò pensavano di fare ognie chosa q(ue) potevano p(er)ché achordo v'avese…

[3] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 101.3, pag. 323: Sì m'abelisce vostro parlamento / de l'adimando, sire, che facete, / che buonamente ci ag[g]io lo talento / in aservare quello che dicete…

[4] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 2, pag. 16.14: Onde lo re Faraone ragunato lo suo populo disse: lo populo d'Isdrael è bonamente più forte di noi; brigate d'opprimerlo saviamente, acciocchè non multiplichi…

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 158.26: pregaolo multo che le devesse placere de sse retrayre da la vattaglya, che non fuorse perisse intre cutanta che non desiavanno se non de le volere dare morte, che forria grande destructione a li Troyani, e bonamente a tutto lo mundo resolterria domayo de perire uno tanto cavaliere de tanta fama e de tanta potentia…

4 Approssimativamente, circa.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 4, pag. 57.14: E voglionsene seminare nel giungero della terra (cioè in quel cotale staiolo, il quale, secondo che credo, soperchia il nostro staiolo Fiorentino a corda XVI cotanto e due parti; sicchè 'l giugero è XVI staiola Fiorentine a corda, e due parti di staio) otto moggia, cioè otto misure grandi buonamente come mezzo staio Fiorentino, o alquanto più.

[2] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 164, pag. 137.11: buonamente pigliando 1/3 di quella radicie, cioè di 3538944, chome senpre tu dej piglare, e però pigla 1/3 che nne viene la radicie di 393216, la quale è buonamente 627 e molto pocho più. E 627 braccia quadre sarà il chorpo di sua poxexxione.

[u.r. 26.09.2008]