BONAVOGLIA s.f.

0.1 bona voglia, bonavollia, bona vollia, bona voya, buona voglia, bone voglie.

0.2 Da buono e voglia.

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.).

In testi sett.: Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. di buonavoglia 1, 1.1, 1.1.1; essere in buonavoglia 2; stare di buonavoglia 2.

0.7 1 Entusiasmo, slancio, forte volontà o desiderio. 2 Felicità, gioia. 3 Buona disposizione d'animo; buon umore.

0.8 Gian Paolo Codebò 15.11.2001.

1 Entusiasmo, slancio; forte volontà o desiderio.

[1] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 1, cap. 3, pag. 12.7: Et minaulo alla porta de l'orto, et de le cose che erano all'orto sì nde li donao con grande bonavollia e curtesia, et disseli: 'Quando averay bisogno de cheste cose, guarda, non fare iamay furto, nè larroniare, ma veni ad me, et eo ti nde darrò volentierj'.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 16.50, vol. 1, pag. 265: S'i' fossi stato dal foco coperto, / gittato mi sarei tra lor di sotto, / e credo che 'l dottor l'avria sofferto; / ma perch'io mi sarei brusciato e cotto, / vinse paura la mia buona voglia / che di loro abbracciar mi facea ghiotto.

[3] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 123, pag. 25: Con bella cera alegra fo resposto de fare / Omne adjuto et soccurso che sappia adomandare. / Vede la bona vollia, presese ad alegrare: / «Or fatevi con Dio, faite como vi pare!»

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 7, vol. 2, pag. 23.13: L'Inghilesi e ' Guasconi presono gran conforto della valentria e buona voglia del loro signore, e intesono a ffortificare loro campo, e a ffare buona e sollicita guardia il dì e la notte.

- Locuz. avv. Di buonavoglia: con impegno, con slancio.

[5] Armannino, Fiorita (05), 1325 (tosc.), pag. 561.4: Etor comanda a Filominis che soccorra. Quello di buona voglia spronando viene tra' nimici arditamente; tutti gli rompe e sbaratta…

1.1 Locuz. avv. Di buonavoglia: volentieri, con piacere.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 107, pag. 351.44: Parliamo a Dio, per lo cui governo tutto 'l mondo si mantiene, siccome disse il savio Cleantes ne' versi suoi bellissimi, e nobilissimi, i quali io traslatai di Greco in Latino per esempro di Tullio il buon parlatore. Se ti piacciono, tu gli prenderai di buona voglia; se ti spiacciono, tu saprai, che in questo io ho seguito l'esempro di Tullio…

[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 4, ott. 132.8, pag. 146: e così fatte andate / sai che non s'usa alle donne disdire; / e' miei parenti mi ci vederanno / di buona voglia e mi c'inviteranno.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 63, vol. 3, pag. 444.16: tutti rispuosono a grido a una boce che 'l seguirebbono come loro caro signore di buona voglia fino alla morte.

1.1.1 Locuz. avv. Di buonavoglia: spontaneamente.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 102, vol. 2, pag. 584.24: Stando così li Aretini infintamente feciono l'oste bandire sopra un castello di quelli da Pietramala, e richiesono quelli della valle di Caprese d'aiuto, i quali liberamente di buona voglia elessono di loro fanti dugento più eletti e pregiati, e uscito il podestà d'Arezzo coll'oste quelli della valle Caprese s'agiunsono co· llui…

2 Felicità, gioia.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 8.35, pag. 117: Cotanto n'ò dolore / e vengiamento e doglia, / vedere non potere / cotanto di dolzore / amore e bona voglia, / ch'io l'ò creduto avere. / Deo, com'aggio falluto, / che cusì lungiamente / non son tornato a la mia donn'a spene! / Lasso, chi m'à tenuto? / Follia dilivramente, / che m'à levato da gioia e di bene.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 2.56, pag. 8: Amor, verso e canzone / e ciascuna ragione / che de solazzo sia, / lass'eo per tutta via, / mentre ch'esta rea doglia / non torna in bona voglia.

- Fras. Essere in buonavoglia: essere felice.

[3] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 6.5, pag. 476: [Un] novello pensiero ò al core e voglia / che mi face ne l[o] tut[t]o amare / la megliore che [si] veste od ispoglia / di questa parte e di là da mare, / per cui sono gioioso e i[n] buona voglia / e mi conforto in gioco ed in cantare.

- Fras. Stare di buonavoglia: essere felice.

[4] Bondie Dietaiuti, XIII sm. (fior.), Canz. 1.26, pag. 113: Però m'ha confortato / e sto di bona voglia / [oblïando ogne doglia] / de lo noioso tempo intrebescato; / ma par che 'n gioia s'acoglia / l'affanno c'ho portato…

[5] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), 2 Esd 27, vol. 4, pag. 490.19: questo dì è santo; non vogliate stare tristi, ma state di buona voglia.

3 Buona disposizione d'animo; buon umore.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 64, pag. 103.4: Desinato ogni gente, e levate le mense e rassettati a sedere, dacché si avide la Filosofia che le Virtudi erano chiare e di buona voglia, cominciò a loro de' mie' fatti cota' cose a parlare…

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 90, vol. 2, pag. 249.4: Il Dalfino ordinato in Parigi generale parlamento, nel quale fece con savie e ornate parole mostrare al popolo la buona voglia ch'elli e ' baroni e ' gentili uomini avieno a' borgesi di Parigi, e in quello fece nuovo proposto di mercatanti come a llui piacque…

[3] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), Prologo, pag. 11.19: e que' rispuosono a una boce e dissono: messere lo re, fatevi di buona voglia, ché 'l vostro intendimento è conpiuto…

3.1 Buona disposizione reciproca, armonia, concordia; pace.

[1] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 405, pag. 863: Or romaniti e fa'-vi de bona voglia, / ché me'n voglio tornare fino a Roma; / sexanta stadixi ch'i' ò de Bologna / menarò via».

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 27, vol. 1, pag. 643.15: i quali [[i figliuoli di Castruccio Castracane]] dolendosi di quello ch'avinia loro per messer Francesco, si partirono cavalcando per quella medesima via, e lla sera si trovarono ad albergo insieme, e ivi mostrandosi di buona voglia albergarono insieme, e dormirono in uno letto.

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 206.48, pag. 246: Ott'anni visse e po' Socher campano, / che fece che non fosse vera moglie / se non la maritasse il prosimano, / e se la benedizion essa non toglie / dal prete, matrimon non sia vero; / nove anni resse questi in buone voglie.

[u.r. 16.01.2022]