BORGHESE s.m./agg.

0.1 borçes, borcesi, borchese, borgese, borgesi, borghese, borghesi, borgiese, borgiesi, borgisi, bruçiesi, burgese, burgisi.

0.2 DELI 2 s.v. borgo (lat. mediev. burgensem).

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Fiore, XIII u.q. (fior.); Stat. pis., 1318-21; Doc. aret., 1337.

In testi sett.: Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311; Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Poes. an. sic., 1354 (?); Lett. palerm. (?), 1358.

0.5 Locuz. e fras. gran borghese 1.1.1.

0.6 A Doc. sen., 1235: Bie(n)ve(n)gna Borgese d'Arecço; Doc. mug., XIII m.: Casa del Borghese.

0.7 1 Abitante di una città o di un borgo, persona che gode dei diritti di cittadinanza di un dato luogo. 1.1 [Con esplicito rif. all'appartenenza ad una specifica classe sociale:] persona non nobile e non villana, appartenente al ceto medio (dedito generalmente al commercio). 2 Abitante di Borgo (del Borgo, oggi Sansepolcro). 2.1 Agg.

0.8 Elisa Guadagnini 01.06.2001.

1 Abitante di una città o di un borgo, persona che gode dei diritti di cittadinanza di un dato luogo.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 9, pag. 150.1: Uno borgese di Bari andò in romeaggio e lasciò trecento bisanti a un suo amico...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 16, pag. 128.6: La nave, dove quello borghese di Marsillia fu morto, fu ripiena di sangue e di mani e d'ombusti de' morti; e tanto fu percossa in qua et in là ch'ella afondò.

[3] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 8.221, pag. 736: e tuto l'atro casamento, / stalo e maxon de quello logo / fon cremae e misse a fogo, / rüina e disipamento. / Ma li borgesi, chi so stol / a lor venir previsto aveam, / le cosse lor portâ n'aveam...

[4] Stat. pis., 1318-21, cap. 40, pag. 1107.8: Anco iuro alle Dio sancte vaela, che lo dicto officio della sensaria non riceverò, se io non sarò cittadino di Pisa, u borghese di Castello di Castro, u nato in del contado u distrecto di Pisa, e in el quale soprascripto Castello sia stato borghese per anni X continui.

[5] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 120, par. 3, vol. 2, pag. 486.4: E niuno borghese overo alcuna altra persona possa overo degga comparare pessce aglcune en l'acqua del laco sença egl paroffiane overo loro messe, de dì overo de notte.

[6] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 241.24: I borgesi di Bruggia sono franchi al tolonneo che non pagano niente, ma pagano alla villa di Bruggia denari 3 per lira e possono comperare e vendere nella villa di Bruggia; ma l'altre gente forestiere che non sono borgese di Bruggia non osano rivendere in Bruggia nulla mercatantia che comperato avessoro in Bruggia sotto pena di lire 5 di grossi tornesi d'argento per ogni volta, e alla terza volta sono sbanditi, e chi è sbandito di Bruggia si è sbandito di tutta Fiandra.

[7] Stat. lucch., XIV pm., pag. 76.36: Delli acquisti delle confessioni la sexta parte ai preti et cherici non per pacto ma per libertà sia donata; ma ne' casali dove non sono borgesi et dove non è se non uno preite, la quarta parte li sia data caritativamente.

[8] Lett. palerm. (?), 1358, pag. 94.4: esti statu fatta informatiuni a la nostra maiestati ki alcuni abitaturi di lu dittu locu di la Scaletta, tri burgisi nostri fidili, sianu partuti oy intendinu di partirisi cum li cosi et famigli loru pir abitari in altra parti...

1.1 [Con esplicito rif. all'appartenenza ad una specifica classe sociale:] persona non nobile e non villana, appartenente al ceto medio (dedito generalmente al commercio).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 17, pag. 213.14: E dovemo sapere, che alcuna amistà ed alcuna familiarità farebbe a lodare ad uno borghese od a uno cavaliere, che farebbe a biasimare a un re ed a un prenze, perciò che, siccome dett'è, e' si conviene ch'ellino sieno più gravi persone che niun'altre...

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 43.37: Di quelli dice propriamente Iob, che la vita dell'uomo è una milizia, e cavallerìa, e borghesìa. Or riguarda un giovane borghese, e un cavaliere novello, molto hanno questi due variati e divisati intendimenti, e pensieri l'uno dall'altro. Lo borghese guarda a mercatare e a guadagnare, e ad ammassare…

[3] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 45, pag. 258: e manda in Alexandria e fage bandir cort, / sì g'envia marchesi, cavaleri e conty / castelani e borgesi et altra soa zent, / zascaun ge vegna e porte lor present...

[4] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 863, pag. 72: Como Heustadio ave fatto / Lo pensier ch'io v'é ritrato, / La notte, quando el ve l'ora, / Se partí sença plu demora / Con soy fiolly e sua muier, / Si che borçes ni chavalier, / Amigo nisun ni parente / De luy no 'nde sope niente.

[5] Stat. pis., a. 1327, L. 2, cap. 31 rubr., pag. 101.25: Di procedere contra nobili, che offendino alcuno borghese o populare.

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. III, cap. 13, vol. 1, pag. 127.21: Bene rimasero le schiatte de' signori, e de' baroni, e borgesi stratti di Longobardi ed i·Lombardia e in Puglia; e ancora oggi ne sono in nostro volgare certi antichi gentili uomini che noi chiamiano cattani lombardi, derivato da' detti Longobardi che n'erano stati signori d'Italia.

[7] Tristano Veneto, XIV, cap. 523, pag. 486.31: Oy signori imperadhori, re, principi, duci, conti e baroni, castellani, chavalieri et bruçiesi et tuti li prodomini de questo mondo, li qual vui avé volontadhe e deleto de lezer romanci, sì prendé questo libro e fé-llo lezer da cavo in cavo...

1.1.1 Locuz. nom. Gran borghese: ricco possidente non nobile.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 149.7, pag. 300: Centomilia cotanti barattati / N'avrei, s'i' a buon'or gli avesse tesi, / E conti e cavalieri e gran borgesi, / Che molti fiorin' d'oro m'avrian dati.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 7, cap. 3, par. 1, pag. 247.22: La Contessa da Dia passava per Tolosa e per quel contado; e, sicondo ch'ella dicie inn un suo trattato, arrivò ad un manieri d'un gran borgiese c'avea nome Gualtieri dal Piano; e cienò ed albergò co·llui, cioè a quel luogo.

[3] Poes. an. sic., 1354 (?), 34, pag. 24: Palaczi et steri cadinu, ki foru abandunati; / li gran burgisi fuginu da li loru chitati, / da la Sichilia passanu pir lu mundu straquati; / omni genti ni cacchanu pir nostra malvistati.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 81, vol. 1, pag. 805.13: I gentili uomini e i grandi borgesi di quella villa avieno per adietro ordinato che tutti li artefici de' mestieri stessono fuori della città in grandi borghi che v'erano, per novità che v'erano di loro riotte alcuna volta avenute in pericolo della villa, e in questa rotta no·lli avieno lasciati rifuggire dentro.

1.1.2 Agg.

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 41, pag. 150.26: ma a poco a poco si ritrae a dietro, e appresso comincia a fuggire: di ch'ella allora scontra uno cavaliere borgese, lo quale era appellato Guirlandot.

[2] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 2.42, pag. 90: Cavalier non conosco da mercieri, / né gentildonna da altra burgese, / - peno sovente - / né bon donzello da altro lainieri; / non è leanza ver, ciò è palese / veracemente.

[3] Lett. fior., 1375 (7), pag. 35.19: Il duca d'Angiò volle fare onore a quegli signori d'Inghilterra, e fecegli convitare e co' loro più signori d'Olanda e d'Irlanda e di queste circustanze, e gli schiavini di Bruggia, che sono ventiquattro che governano la villa, e più altri gentili uomini borgiesi, tanto che furono a numero da ciento cinquanta taglieri al loro modo.

2 Abitante di Borgo (del Borgo; oggi Sansepolcro).

[1] Doc. aret., 1337, 770, pag. 654.19: Al XXV e a la resposta sono contenti facendosi cum effecto e se non se facesse sia tenuto la podestà e 'l populo d'Areço de dare a li esciti del Borgo de li beni di Borghesi che sono in lo contado d'Areço fine in la valuta di beni ch'essi esciti avieno al Borgo.

2.1 Agg.

[1] Giov. Pinciardi, Ricord., 1362-69 (ssep./fior.), 1 [1362], pag. 360.15: noi Lodovicho di Ciescho Pinciardi, zio della detta Nofria, e io Giovacchino sopradetto diamo per dota alla detta Nofria fiorini cinqueciento d'oro al peso borghese...

[u.r. 26.09.2008]