0.1 borna, borni, bornio.
0.2 DEI s.v. bornio 1 (lat. eborneus?).
0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.).
0.6 N Per borni in Jacopo della Lana v. iborni.
0.8 Elisa Guadagnini 29.01.2001.
1 Cieco da un occhio, guercio.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. V, cap. 4, vol. 1, pag. 167.24: Luis il Pietoso [[...]] ebbe per moglie la contessa di Ciarte, la qual fu discesa de legnaggio di Carlo Magno, imperò che fu nata della casa di Normandia, della qual donna ebbe uno figliuolo ch'ebbe nome Filippo il Bornio, il quale regnò XLIIII anni.
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 18.3193, pag. 316: S'è messo in acqua, vegnon per natura / Gli spirti tutti della setta borna. / È simil di berillo sua figura.
2 Sost. [Per interpretazione di Inf. XXVI 14:] ladro. || Att. unica nel corpus.
[1] Gl Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 26, pag. 443.29: Noi ci partimmo ec. Qui procede verso l'ottava bolgia, e dice che montarono su per le scalee, che lli borni, cioè li ladri fecero loro prima discendere, quivi nel XXIIIJ capitolo
[u.r. 28.11.2019]