0.1 borsa, borsce, borscia, borscie, borse, borsie, borssa, borssia, borxa, borza, borze, burcie, bursa, volça, vorze.
0.2 LEI s.v. bursa.
0.3 Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.): 1.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Lett. sen., 1260; Doc. fior., 1286-90, [1286]; Doc. prat., 1288-90; Doc. fior., 1277-96; Palamedés pis., c. 1300; Doc. pist., 1300-1; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Doc. volt., 1326; Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.); Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.); Doc. aret., 1349-60.
In testi sett.: Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.); Doc. venez., XIII ex.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Doc. padov., 1367-71.
In testi mediani e merid.: Doc. assis., 1336; Doc. perug., 1322-38; Stat. castell., XIV pm.; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.5 Per entrare in borsa > entrare.
Locuz. e fras. avere la borsa 2.1.3; avere la borsa piena 2.1.4; borsa dei testicoli 1.4; borsa della verga 1.4; borsa tirata 2.1.5; con la sua borsa 2.1.1; danno di borsa 2.1.6; di altrui borsa 2.1.1; di altrui borsa 2.1.1; di loro borsa 2.1.1; di mia borsa 2.1.1; di sua borsa 2.1.1; empire la borsa 1.1.1; empirsi la borsa 1.1.1; fare borsa 1.1.2; mettere mano alla borsa 1.1.4; mettere mano in borsa 1.1.4; mettere in borsa 1.1.3; portare borsa aperta 2.1.7; pregio della borsa 2.1.2; sciogliere i nodi delle borse 1.1.5; sentirsi in borsa 2.1.8; stringere la borsa 1.1.7; tagliare la borsa 1.1.6; tenere la borsa stretta 1.1.7; vuotare la borsa a 1.1.8.
0.7 1 Sacca di tessuto o di cuoio adoperata per il trasporto o la conservazione di oggetti vari, e specific. denaro. 1.1 Fras. 1.2 [Negli statuti toscani:] contenitore in cui vengono conservati sotto sigillo piccoli oggetti. 1.3 [Negli statuti fiorentini:] sacca che contiene cedole per estrazioni. 1.4 [Anat.] Fras. Borsa dei testicoli, della verga: scroto. 1.5 Fig. 2 Estens. Insieme delle ricchezze pecuniarie o materiali di una persona, patrimonio. 2.1 Locuz. e fras. 2.2 [Prov.] È meglio doglia in borsa che doglia in petto.
0.8 Elisa Guadagnini 16.02.2001.
1 Sacca di tessuto o di cuoio adoperata per il trasporto o la conservazione di oggetti vari, e specific. denaro.
[1] Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.), 2.54, pag. 591: A noia m'è [[...]] grande borsa e piçol dinero...
[2] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.87, pag. 894: So far trecciuoli e guanti e borse; / beri adomestico, lupi ed orse...
[3] Doc. fior., 1286-90, [1286], pag. 147.26: It. diedi in una borsa di cerbolatto per tenere danari, d. vj.
[4] Doc. prat., 1288-90, pag. 170.21: J bisaccia di kuio ed una grande borsa p(er) lo canbio, s. V d. IJ.
[5] Gl Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 83.16: Ma egli in tutte maniere il volle vedere; e ella tantosto il trasse fuori della sua limosiniera, cioè borsa, e gliele mostrò...
[6] Doc. venez., XIII ex., pag. 16.16: Ave Tomasina per J gonella verde et per borsa et per covertor sol. V de grosi.
[7] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 7, pag. 49.23: E quella cintula senssa falla era bene la più ricca e la più nobile che Breus avesse mai veduto in tutto lo suo tempo, e pendeavi una borsa, che nonn era mica la più laida ch'elli avesse veduta, ansi era la più bella ch'elli mai avesse trovata.
[8] Doc. pist., 1300-1, pag. 266.19: Diedi a s(er) Filippo da Chasi, p(er) lui a Meo setaiuolo, p(er) una borsa, dì s(oprascric)to, lb. ij s. ij d. iij.
[9] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 3.6, pag. 407: E di feb[b]raio vi dono [[...]] le borse fornite di danari, / ad onta degli scarsi e degli avari, / o chi di questo vi dà briga e 'mpaccia...
[10] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 137.19, pag. 555: / ni mai mancasse in borsa mea / vinti sodi de monea: / e possee[se] liberi assai / boni e veraxi e ben mendai...
[12] Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.), 10.7, pag. 431: Di settembre vi do [[...]] / guanti di lana, borsa da braghieri: / stando così a vostre donne davanti.
[13] Doc. fior., 1306-25, pag.91.15: E deono avere [[...]] p(er) tovaliuole, borse (e) cose da donare (e) bacini (e) gua(n)ciali, (e) IIIJ fio. Per spese di casa, lb. XLVJ s. IJ 1/2.
[14] Doc. prat., 1337/44, pag. 71.3: Queste sono le cose che ser Dino dona a monna Giovanna, sua nipote et moglie di Mactheo di Ghecto, di porta Fuia: [[...]] in borsa portò soldi 20...
[15] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 1, 1, pag. 7.7: L'emperarise averse la borsa e averse la letra, no rompando lo sigello...
[16] Stat. castell., XIV pm., pag. 210.8: Bende et legature de seta non usino, et avere debiano pelli solamente aineline, borscie de coio et coregie senpicimente semça seta cuscite, et none altre debbiano avere li frati et le sore, lasciati tucti li vani ornamenti de questo seculo...
[17] Doc. aret., 1349-60, pag. 174.15: IIJ borsce de seta francessche ffressche; J cordone, J borscia vecchia de seita...
[18] Stat. lucch., 1362, cap. 17, pag. 95.35: Salvo che alle predicte, e a ciaschuna di quelle, sia licito senza pena portare e tenere seta a profilo di panni e a ochielli, e una borsa di seta nella quale non sia oro o ariento o alcuna cosa delle soprascritte vietate.
[19] Doc. padov., 1367-71, pag. 30.22: It(em) IJ borse d(e) sea (e) d'oro ll. VIIJ.
[20] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 250.21: Li capitanii allora li dunaro milli fiorini, cinqueciento per uno, in doi vorze.
1.1.1 Fras. Empire, empirsi la borsa: guadagnare, arricchirsi.
[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.34, pag. 181.10: I poveri uomini sono tribolati e spogliati di loro sustanzie con le imposte e con le libbre, e alcuni se ne empiono le borse.
[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, docum. 18.12, vol. 3, pag. 233: non dei far ragione / d'impier borsa o magione, / ma d'onor acquistare / che non si può comprare.
- [Per significare ricchezza:] borsa enfiata: borsa gonfia (di denaro).
[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 5, pag. 26.15: ché 'l nostro segnor De' requer da nu e vol lo chor e la mente con bona voluntae pinna de pietae, e no guarda tanto a la borssa infiá né requer gran quantitae d'aver o de peccunia.
1.1.2 Fras. Fare borsa: fare una colletta.
[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 53.2: volendo Mogu, signore de' tartari, ispegnere tale uso, comandò che non si albergassero forestieri per questo modo, onde le donne fecero segretamente borsa e mandarlogli ambasciaria di donne ben parlanti con ricchissimi doni...
1.1.3 Fras. Mettere in borsa: intascare, appropriarsi di denaro.
[1] Doc. fior., 1277-96, pag. 389.14: E de dare lb. XVIIJ e s. XVIJ a fiorini in mezzo giungno, che nn'ebbe tredici fiorini d'oro dal fondacho, che nne rendei alla bottegha di Chalemala li diecie, e li tre misi in borsa per mie spese.
1.1.4 Fras. Mettere mano/mani alla/in borsa: fare l'atto di tirar fuori il denaro o spenderlo effettivamente.
[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1243, pag. 291: Li Aquilani provedero de mettere mani ad borsa / Et compararo uno castello lo quale se chiama Orsa.
[2] A. Pucci, Noie, a. 1388 (fior.), .287, pag. 21: A noia m'è per costumanza trista / chi mette mano in borsa, soferendo / che l'alttro paghi ed el vuol far la vista.
1.1.5 Fras. Sciogliere i nodi delle borse: spendere.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 48, terz. 74, vol. 3, pag. 41: Veggendo i Fiorentin, che tenea modi / di venire in Toscana, cominciaro / alquanto a scioglier delle borse i nodi; / e Cavalier domila si trovaro, / e' Ghibellini, ed altri per sospetto, / di lungi da Firenze confinaro.
1.1.6 Fras. Tagliare la borsa: rubare la borsa (dall'uso di portarla appesa alla cintura).
[1] Doc. volt., 1326, 10, pag. 25.9: Comunque ser Ubaldo fu seull'uscio, e Forcione li diè in capo d'una accecta. Allora subitamente e Finuccio subitamente li taglò la borsa. Allora giunse subitamente Vannuccio e Nerucço e furono tucti insieme all'opera.
[2] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 316.1: Questo dì v'ebbe assai huomini e femmine che fue talliato loro la borsa.
1.1.7 Fras. Tenere la borsa stretta, stringere la borsa: amministrare o prendere a gestire il proprio patrimonio con grande parsimonia o con avarizia.
[1] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 12.2, pag. 432: Già per minacce guerra non se vénze / né per la borsa stringer, ciò m'è avviso...
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 8, pag. 60.19: E sì come egli di ricchezza ogni altro avanzava che italico fosse, così d avarizia e di miseria ogni altro misero e avaro che al mondo fosse soperchiava oltre misura: per ciò che non solamente in onorare altrui teneva la borsa stretta, ma nelle cose oportune alla sua propria persona...
1.1.8 Fras. Vuotare la borsa a qno: sottrarre denaro.
[1] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 25, pag. 120.23: Questo Angnello fu de' Brunelleschi di Fiorenza, e in fino che era picciolo fanciullo vothava la borsa al padre e a la madre...
1.2 [Negli statuti tosc.:] contenitore in cui vengono conservati sotto sigillo piccoli oggetti.
[1] Stat. fior., 1294, pag. 659.20: Anche ordiniamo e fermiamo che i capitani siano tenuti e debiano le chiavi de le casse là ove si mettono li denari de l'offerta e che si pagano usualemente ongne mese per quelli de la detta conpagnia, di metterle in una borsa di cuoio, e sugellinsi col sugello del proposto, e steano così sugellate apo li camarlinghi.
[2] Stat. sen., 1308-67, cap. 1, pag. 165.22: Anco sieno tenuti i rettori e 'l camarlengo ogni mese di vedere la ragione de lo scrittore di panni, e la moneta fare suggellare ne la borsa dell'Arte.
1.3 [Negli statuti fior.] sacca che contiene cedole per estrazioni.
[1] Stat. fior., 1335, cap. 2, pag. 7.28: Et che qualunque cittadino di Firenze veramente guelfo, da quinci innanzi, si farà cavaliere, di qualunque stato sarà, incontanente singularmente et per sé in simigliante cedola ne la borsa del suo sexto, ne la quale li altri che si debbono cavare sono del detto sexto, si ponga; cioè, grande tra' grandi, et popolano cavaliere tra' popolani et co' popolani del suo sexto; acciò che a sorte co li altri si cavi, et sia capitano per lo tempo, sanza fare di lui alcuna altra aprovagione o vero scructino.
1.4 [Anat.] Fras. Borsa dei testicoli, della verga: scroto.
[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 4, pag. 226.4: E chiamasi la XXVIJ [[mansione della luna]] che è in capo della coda cambeleçet, che vuol dire 'borsa della vergha del leone'.
[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), I, cap. 124, pag. 128.12: E fasene empiastro çoativo ai crevè, quando y buègi ven a la borsa dey testicolli.
[3] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 97, pag. 210.30: Et fase p(er) smodata fatiga voi i(n)carco, q(ua)n se rompe la pellic(u)la, la quale è int(ra) le i(n)testine et li testiculi, p(er) la qual cosa le intestine caduno i(n) la bo(r)sadelli testiculi assai inflano p(er)çò.
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 61, pag. 302.24: Questo servare si è ne la borsa de la memoria, che non t'esca mai di mente.
[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 9, docum. 2.37, vol. 3, pag. 299: Ragion fa che la tua borsa non s'empia / di cosa macagnata o falsa o empia, / ché la iustitia ancor vender non puoi.
[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 3, vol. 2, pag. 148.14: nullu ki alcuna cosa sacha, dubita ki Deu poti mectiri la mia sciencia in la mia bursa; non tamen per zo la mia bursa siria savia.
2 Estens. Insieme delle ricchezze pecuniarie o materiali di una persona, patrimonio.
[1] Lett. sen., 1260, pag. 269.24: D'altra parte ti volemo fare asapere di chonvenentri di Toscana; che sapi, Iachomo, che noi semo ogi in grande dispesa (e) in grande facenda a chagione dela guerra che noi avemo chon F[i]orença; (e) sapi che a noi chostarà asai ala borsa....
[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 133.73, pag. 517: La limosena à una natura / chi è de gran bona ventura: / ché a quelo chi la dá / sempre reman e tuta l'à. / Chi unca fa questo ben / traze de borsa e mete in sen.
[3] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 19.3, pag. 735: Gran parte de Romagna e de la Marca / ha già perduto il prete di Catorsa, / e l'altro remanente c'ha in borsa, / parmi veder che tosto se ne scarca.
2.1.1 Locuz. avv. Di mia/sua/loro, altrui borsa: facendo ricorso al proprio patrimonio, a spese proprie o altrui.
[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 38.13, pag. 371: be·lli falla pensieri in veritate, / chi crede fare d'altrui borsa spese, / c'omo vivente sofrir no·l poria.
[2] Stat. fior., 1280-98, par. 11, pag. 57.26: e siano tenuti tutti quelli dela Compangnia d'essere a quella messa; e ciascheuno debbia offerere una candella accesa, paghata di sua borsa, per l'anime di coloro che fiano morti di questa Compangnia.
[3] Stat. pis., 1334, cap. 9, pag. 1029.19: E quante volte contrafarò, perderò, de mia borsa propria, di denari pisani soldi XX.
[4] Doc. assis., 1336, pag. 250.16: De(m)mo per espese ch'avieno espese el primo dì de loro borssia .XX. solde.
[5] Doc. perug., 1322-38, pag. 140.40: E de avere, quali ne prestò de sua borscia, s. xxx.
- Locuz. avv. Con la sua borsa.
[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 397, pag. 90: Lo tempo nanti gito, chi briga si facea, / Illo se lla pagava pur colla borsa sea, / Et quando inter lla parte li denari collea, / De questo lo communo nullo incarco sentea.
2.1.2 Locuz. nom. Pregio della borsa: generosità, larghezza cortese nello spendere.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 8.129, vol. 2, pag. 135: e io vi giuro, s'io di sopra vada, / che vostra gente onrata non si sfregia / del pregio de la borsa e de la spada.
2.1.3 Fras. Avere la borsa: essere addetto alla gestione del denaro (entro un insieme di persone organizzato in comunità).
[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 34, 1-9, pag. 790, col. 1.11: l'uno si è Iuda Scariot che tradí Christo, dal quale avea tanta grazia ch'era di XIJ Apostoli et avea singular offitio tra loro, ch'avea la bursa et era spendedore.
2.1.4 Fras. Avere la borsa piena: possedere un ricco patrimonio.
[1] Boccaccio, Amorosa visione, c. 1342, c. 33,52, pag. 148: Vorrieno alcuni aver la borsa piena / per poter comandare: oh quanto senno / poco costor per via malvagia mena !
2.1.5 Fras. Borsa tirata: patrimonio amministrato con estrema parsimonia o addirittura con avarizia.
[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 6, pag. 52.20: egli sentendo che li suoi poderi eran grandi e ben tirata la borsa, cum gladiis et fustibus impetuosissimamente corse a formargli un processo gravissimo addosso...
2.1.6 Fras. Danno di borsa: perdita patrimoniale.
[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 24, pag. 194.18: Unde lo timore et l'amore del mondo lo fanno servire a dDio, da poi ch'elli s'astiene dai mali, ma s'elli li potesse fare sensa dampno di borsa et sensa infamia volentieri lo farebbe.
2.1.7 Fras. Portare borsa aperta: amministrare con estrema larghezza.
[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, docum. 5.180, vol. 2, pag. 124: Non è avaro ognun che mano stringe, / né largo ognun ch'aperta borsa porta, / ma quel ch'accorta / usa maniera in dare et in tenere...
2.1.8 Fras. Sentirsi in borsa: avere coscienza delle proprie risorse finanziarie.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 52, terz. 3, vol. 3, pag. 78: Che un garzone d'onesto portamento, / figliuol d'un ciabattier fu di Caorsa, / che si partì da lui con poco argento; / e benchè si sentisse poco in borsa, / per istudiare sen'andò a Parigi, / e 'n Corte del Re Carlo fe ricorsa.
2.2 [Prov.] È meglio doglia in borsa che doglia in petto.
[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 29, pag. 247.2: E cossì in quello suo parlare consiglyava e llaudava a ttutti quilli chi aveano moneta, e specialemente allo re Priamo, che se devessero monstrare larghy e lliberali pre se levareno da cutanta doluri, allegandonce quillo proverbio chi dice: mieglyo è doglya in borza che doglya in piecto.
[u.r. 04.04.2019]