0.1 bocça, boza, bozza.
0.2 LEI s.v. *bok(k)y‑/*bogy‑; *buk(k)y‑/*bugy‑ 'corpo di forma tondeggiante, concavo; cavità' (6, 717.37).
0.3 Stat. sen., 1280-97: 1.
0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1280-97; Rustico Filippi, XIII sm. (fior.).
0.7 1 [Rif. indifferentemente ad un uomo o ad una donna:] vittima di adulterio. 1.1 Far bozza: disonorare.
0.8 Elisa Guadagnini 24.04.2001.
1 [Rif. indifferentemente ad un uomo o ad una donna:] vittima di adulterio.
[1] Stat. sen., 1280-97, par. 17, pag. 7.18: Item, che qualunque dicesse ad alcuno del detto Comune bozza o vero ricredente, in qualunque luogo, sia punito e condannato in V soldi denari...
[2] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 11.6, pag. 43: Oi dolce mio marito Aldobrandino, / rimanda ormai il farso suo a Pilletto, / ch'egli è tanto cortese fante e fino / che creder non déi ciò che te n'è detto. / E no star tra la gente a capo chino, / ché non se' bozza, e fòtine disdetto; / ma sì come amorevole vicino / co· noi venne a dormir nel nostro letto.
[3] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 69, pag. 31.26: e dicessi pocta che ti cacò o dicessi o bocço o bocça o puctana, ladro o tradictore, o dicessi tu dici falso, sia punito per ciascheduna de le dicte parole iniuriose e per ciascheduna volta in V s(oldi) di cortonesi. || Cit. come interpunto in Larson, Ingiurie, p. 350.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 19.138, vol. 3, pag. 324: E parranno a ciascun l'opere sozze / del barba e del fratel, che tanto egregia / nazione e due corone han fatte bozze.
[u.r. 11.03.2009]