0.1 bracata, bracati.
0.2 LEI s.v. bracatus.
0.3 Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, Libro II, volg. B, a. 1326 (fior.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Rif. esclusivamente ai Galli:] che indossa le brache. 1.1 Fig. Abitato dai bracati (detto della Gallia).
0.8 Maria Clotilde Camboni 11.01.2001.
1 [Rif. esclusivamente ai Galli:] che indossa le brache.
[1] Gl Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 77, gl. t, pag. 46.1: «Bracati» sono certi Franceschi li quali vinse Cesare e per segno di vittoria comanḍ loro che portassero le brache lunghe infino a' talloni.
[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 145.10: Direi ch'elli fossero stolti, se li Gallici Bracati non sentissero quel medesimo, la qual cosa credette il sofistico Pitagora.
1.1 Fig. Abitato dai bracati (detto della Gallia).
[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 21.58, pag. 315: Gallia bracata per qualche persona / questa contrada ancor si noma e scrive / e Provenza anche, in parte, vi si sona.
[u.r. 11.02.2008]