BRADIRE v.

0.1 bradir, bradire, bradiscie, bradisscie.

0.2 LEI s.v. *brag- 'gridare' (7, 116.5).

0.3 Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.).

0.7 1 Emettere suoni, versi, gridare.

0.8 Maria Clotilde Camboni 12.02.2001.

1 Emettere suoni, versi, gridare.

[1] Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 6.3, pag. 192: Quando vegio rinverdire / giardino e prato e rivera, / gli aucelletti odo bradire, / udendo la primavera / fanno lor gioia e diporto...

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 36, pag. 58.29: Lo cavallo si ae in sé cotal natura che se homo lo tenesse V giorni sença bere e possa lo lassasse homo andare in parte là v'elli non vedesse aqua, si è questa cosa provata assai volte, che se alcuno conducto d'aqua andasse per sotterra sotto li soi piedi, quine si rege e bradiscie e fiere a terra di tutti quatro li piedi, e allora s'avede homo che quindi v'à conducto, e in questa mainera sono già presi castella asediate, che è loro tolta l'acqua che intrava dentro per conducto in del castello.

[3] Meo dei Tolomei, Caribo, XIII/XIV (sen.>umbro-march.>ven.), 80, pag. 79: Co· le gambe gionte / salta mantenente, / che fra gente - caunoscente / col bradir s'aita...

[u.r. 06.10.2008]