BRAMO agg.

0.1 brami, bramo.

0.2 Da bramare.

0.3 Cicerchia, Passione, 1364 (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cicerchia, Passione, 1364 (sen.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Desideroso, pieno di desiderio o di volontà. 1.1 [Detto di un leone:] affamato (e quindi feroce). 1.2 Estens. Feroce, desideroso di vendetta.

0.8 Maria Clotilde Camboni 23.02.2001.

1 Desideroso, pieno di desiderio o di volontà (o anche di sollecitudine: cfr. [1]).

[1] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 3.5, pag. 309: Per lo peccato che commisse Adamo / mandò Iddïo 'l su' unico figlio [[...]]; / de la salute nostra fu sì bramo / che prese carne e fessi a no' simiglio.

[2] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 1, ott. 63.6, pag. 398: Po' Iosuè, Calèf et Ezechia: / - Vegnan li eletti di vedermi brami! -.

1.1 [Detto di un leone:] affamato (e quindi feroce).

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 28.63, pag. 170: Propio nel tempo, ch'io ho qui raccolto, / fu per Fiorenza veduto un leone / bramo e fiero andar correndo sciolto / e prender questo un picciolin garzone / e tenerlo abbracciato tra le branche, / com fa col cucciolin ne la pregione…

1.2 Estens. Feroce, desideroso di vendetta.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 25.22, pag. 73: E qual parrebbe a vedere un leone / uscir del bosco, quando ha gran disio / di far sopra altra bestia offensione, / cotanto bramo e fiero si partio / d'Africa Annibale e passò il mare / e sui liti di Spagna pria ferio.

[u.r. 26.09.2008]