BRAMOSO agg./s.m.

0.1 bramosa, bramose, bramosi, bramoso, bramoxi, bramoxo.

0.2 Da brama.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.); Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.); x Lett. lucch., 1376 (3).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.).

0.7 1 Desideroso, voglioso, avido; affetto da un desiderio, talvolta smodato o insaziabile. 1.1 Sost. Chi è affetto dal desiderio. 1.2 Indigente (e quindi desideroso del necessario). 1.3 Affamato, famelico. Estens. Feroce? 2 Desiderato, oggetto di desiderio.

0.8 Maria Clotilde Camboni 23.02.2001.

1 Desideroso, voglioso, avido; affetto da un desiderio, talvolta smodato o insaziabile.

[1] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 7.40, pag. 219: e 'l mezzo è reo, ch'adessa el fa geloso; / afamat'e bramoso / sta manti giorni, e poi pascesi un'ora / u pogo u troppo in angostia e in paura…

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 95.90, pag. 441: A chi è fijor no sento / ni fijor àn ni dén aver, / chi, poi lor fin, dejan goer; / tutor li vego anxosi / e de peccunia bramoxi.

[3] Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.), cap. 1, pag. 48.9: E il terzo avarizia, formata in lupa, a significazione di sua bramosa e infinita voglia; sì come per lei tra gli altri animali di ciò golosamente sembianza vede e di ciascuna mostrando a cotale salire come grande è l'offesa.

[4] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), .1215, pag. 78: Alora un puocho arliviata io fui / sperando pur lo mio fiol tochare: / tanto bramosa stata era de lui. / Josep, dis'io, stu me vuos chonsolare, / tosto el mio fiol de la chroze chala, / sì ch'io me posa de lui saziare.

[5] x Lett. lucch., 1376 (3), lett. 7, pag. 147: Or lo ditto Arrigo mi pare sì bramoso in de' fatti suoi qui, che non so se saprà trovare lo modo come dice di fare.

1.1 Sost. Chi è affetto dal desiderio.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 63.72, pag. 356: E ancor, sta l'amo ascoso, / che strabaza lo bramoso / chi no gaita e no veja / en lo mar chi l'apareja / lo pescaô incapellao, / chi gi terà e ten privao / che 'lo no vega la faza / de so mar che elo precaza, / che, sote specia de luxe, / enter lo scû peccao n'aduxe; / e 'n per zo ten l'amo coverto / che lo ma' no paira averto, / per farne star in eterno / inter la cesta de l'enferno.

1.2 Indigente (e quindi desideroso del necessario).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 6, pag. 194.24: Et altro' disse: chi dà al povero non serà bramoso, ma cului che dispregia chelli che 'l priega, sosterrà povertà.

1.3 Affamato, famelico. Estens. Feroce?

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 6.27, vol. 1, pag. 98: E 'l duca mio distese le sue spanne, / prese la terra, e con piene le pugna / la gittò dentro a le bramose canne. / Qual è quel cane ch'abbaiando agogna, / e si racqueta poi che 'l pasto morde, / ché solo a divorarlo intende e pugna, / cotai si fecer quelle facce lorde / de lo demonio Cerbero, che 'ntrona / l'anime sì, ch'esser vorrebber sorde.

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 13, 109-129, pag. 369, col. 2.4: Pone che erano caçadi da cagne nere e bramose, le quai àno per alegoría significare la miseria e la povertà, le quai illi andavano nel mundo caçando e l'A. fa per opposito che lle ditte cangne persegueno loro.

[3] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 1, pag. 5.2: Questo veltro pone, per figura, contrario a la lupa: e come la lupa è bramosa e affamata e sconvenevole e insatiabile, così el veltro està contento a la misurata quantità che gli dà el suo signore.

[4] ? Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 148.19: Se tu t'affretterai di tornare anzi che ti sia fermata la mente, lo ribello amore ti movrà crudel arme e sarai ciò ch'eri e tornerai bramoso e assetato.

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 40, pag. 27.22: «Brama» è propriamente il bestiale appetito di manicare, però che oltre modo pieno di voler si mostra. Le quali essere in questa lupa testimonia la magreza sua, della quale noi prosummiamo quello animale, in cui la veggiamo, esser male stato pasciuto, e per conseguente magro e indi bramoso.

[6] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 29.29, pag. 285: Bramosa fera, Amor, segnor feroce, / cagion dell'aspra mia nogiosa rima, / foresto e crudo al mio tardo conforto, / tu m'hai attorto in tuo carcere atroce, / richiuso sì ch'io non so trovar lima / ch'a romper un tuo fer mi faccia accorto!

2 Desiderato, oggetto di desiderio.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Paris, pag. 145.28: Certo per lo mio avolo non si desiderano in inferno nel fiume di Stige li bramosi pomi, e nel mezzo dell'acqua non si brama il desiderato liquore, siccome desidera Tantalo, antecessore di Menelao.

[u.r. 11.05.2010]