BRANCA s.f.

0.1 branca, brance, brancha, branche, branco.

0.2 Lat. tardo branca (LEI s.v. branca).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Gloss. lat.-eugub., XIV sm.; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.5 Locuz. e fras. branche cavalline 6; branche di Faraone 2.3.1; contraria branca 2.3.2; gettare le branche 1.4; in le branche 2.2; poggiare la branca 2.3.3; porre la branca addosso 2.3.4; tra le branche 2.2; uscire delle branche 2.3.5.

0.6 N L'antroponimo «Malabranche» o «Malabrancha» è att. già in docc. lat. della prima metà del sec. XII (provenienza: Firenze, Lucca); cfr. GDT, p. 111.

0.7 1 Zampa d'animale (soprattutto del leone). 1.1 Chela. 1.2 Fig. Sette branche (della lupa allegorica): i sette vizi capitali. 1.3 Sotto le branche verdi: sotto il dominio di coloro che hanno come stemma il leone verde, ovvero gli Ordelaffi. 1.4 Fras. Gettare le branche (per indicare estensione geografica). 2 Mano. 2.1 Fig. Mani, grinfie del demonio, di Amore, ecc. (in accezione neg.). 2.2 Locuz. avv. In, tra (le) branche: alla mercè, in potere, sotto il dominio di qualcosa o qualcuno. 2.3 Fig. 3 Parte dell'albero che si innesta sul tronco e porta le foglie, ramo. 3.1 Ramo (del corallo). 3.2 Fig. Ramificazione (delle corna). 4 Parte in generale (di un argomento, di un discorso, di una virtù, di un organo). 5 Parte architettonica non meglio precisata (rampa di una scala?). 6 [Vet.] Locuz. nom. Branche cavalline: infiammazione delle ghiandole submascillari del cavallo.

0.8 Maria Clotilde Camboni 21.03.2001.

1 Zampa d'animale (soprattutto del leone).

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 558, pag. 546: Mai certo questa causa veçuta l'ai e veço: / poi q'è usaa la gata meter branca en laveço, / tanto no te par plana ni umele per certo, / s'ela se vé bon asio, q'ela no faça peço.

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 70, pag. 84.3: lo leone si puose di fuoro, le branche dinanti stese e la boccha in su le branche humilemente molto.

[3] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 4, pag. 9.4: Alora Ziogimo lo pregò da la parte de Deo c'o lo devesse aidare, imperò ch'el no avea ferri da cavare; alora lo lione sì començò cavare cum le branche e fece la fossa.

- [Prov.] Tanto s'invezza la gatta alla paffa che vi lascia la branca.

[4] F Fr. da Barberino, Chiose Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 80: unde dicunt nostri Tusci: Tanto s'inveça la gapta a la paffa che vi lascia la branca.

1.1 Chela.

[1] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 103.3: Hec chela, le id est la brancha delo scorpione.

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 11.2590, pag. 283: Granchio che dentro alle caverne nasce / E per natura aringa lo nutrica, / Fin ch'egli è grande, lì dentro la pasce. / Mostrale il cibo con l'usata branca, / Con l'altra occultamente la nimica: / Tanto la stringe, che sua vita manca.

1.2 Fig. Sette branche (della lupa allegorica): i sette vizi capitali.

[1] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II, 41.26, pag. 219: E quest'è 'l bianco e meritato callo, / quest'è 'l diletto del giusto appetito, / che degno canta nel beato ballo. / Dinnanzi a queste non vince partito / la fiera lupa delle sette branche, / con le quaï artiglia il più romito. / Quest'è superbia, avarizia e anche / lussuria, invidia e la bramosa gola, / ira ed accidia, ch'avverar son franche.

1.3 Sotto le branche verdi: sotto il dominio di coloro che hanno come stemma il leone verde, ovvero gli Ordelaffi.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 27.45, vol. 1, pag. 458: La terra che fé già la lunga prova / e di Franceschi sanguinoso mucchio, / sotto le branche verdi si ritrova.

1.4 Fras. Gettare le branche (per indicare estensione geografica).

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 9.45, pag. 28: La Mauritana da ponente è fitta / sopra la Malva e, nel meridiano, / in verso monte Astrix le branche gitta; / in fra Maiolica e 'l mar Ciciliano / distende e rallarga la sua piaggia / e indi sente il vento tramontano.

2 Mano.

[1] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 82.4, pag. 627: Oimé, ché l'arco con li strali attorte, / con qual già, saiettando alcuna volta, / prese deletto e fugge noia molta, / vegg'i' en la branca d'un ch'odia me forte..

[2] ? Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 198.5, pag. 224: Po' che la giottra le dame straniere / per veder la tua possa, o gran Taccone, / fece bandir, ritruova Salisbone, / Bucifalasso o altro gran destriere; / aparecchia la branca e 'l tuo cimiere, / che Blandifer acquistò sul sabbione, / la roccia imbroccia...

2.1 Fig. Mani, grinfie del demonio, di Amore, ecc. (in accezione neg.).

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 53.292, pag. 316: De tuti mai chi faiti son / lo demonio è stao caxon. / Scampane, De', de quela branca / chi mai de noxe ne se stanca, / e tutor vejando, pesca, / tegnando l'amo sote l'esca.

[2] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 121-30, pag. 58.28: Io so (e se io d'altra parte nol sapessi, sì mel fecero poco avanti chiaro le tue parole, e ancora il luogo nel quale io t'ho trovato mel manifesta) che tu se' fieramente nelle branche d'amore avviluppato; né m'è più celato che questo sia, chi di ciò t'è cagione...

2.2 Locuz. avv. In, tra (le) branche: alla mercè, in potere, sotto il dominio di qualcosa o qualcuno.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 7.69, vol. 1, pag. 117: «Maestro mio», diss'io, «or mi dì anche: / questa fortuna di che tu mi tocche, / che è, che i ben del mondo ha sì tra branche?». / E quelli a me...

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 19.1900, pag. 242: È d'animo tepor l'accidia ria / Che s'abbandona al cominciar gli effetti / E, cominciando, non segue la via. / E questi la pigrizia tiene in branche, / Da questi vegnon li penal difetti / Mostrandosi del bene sempre stanche.

[3] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 25.9, pag. 277: Tu sei il mio ben, tu si' el mio paradiso, / al mio cader ferma colonna e trave, / tu fai ligier omne mio pensier grave / e là dove era pianto accendi riso. / Tu porti l'alma mia ne la tua branca, / tu non hai forma d'orso ma d'agnello, / tu raforsi mia lena ch'era stanca.

[4] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 311, pag. 116.32: Essendo Uguiccione della Faggiuola in Pisa, e recatosi nelle branche Lucca e la signoria di quella e di Pisa e di ciò che ad esse appartenea, stimò che non potea meglio fare che a piacimento de' Pisani levarsi ogni stecco dinanzi; e perocchè per la via di Lucca a venire infino a Pistoia l'annoiava Montecatini e Monte Somano, stimò di porre l'assedio a Montecatino.

2.3 Fig.

2.3.1 Fras. Branche di Faraone: grinfie di un potente (?). || Solo nell'opera di Sacchetti (due attestazioni).

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 194.152, pag. 214: Tu se' tal ch'ogni ben in te abonda, / tu di fortezza se' oggi colonna, / per te ciascuno di mal far si vieta; / tu vuogli ch'ogni turba sia quieta, / gli popoli ritrai da le branche / di Faraone e dai lor dritta via. / Però fa' che tu sia / unita dentro, ed ogni bene intero / ti veggio, e questo sa chi vede il vero.

2.3.2 Fras. Contraria branca: le avversità.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 7.1175, pag. 198: Ov'è savere ricchezza non manca / Se l'alma non si sforza nel suo male. / Non vidi virtuoso mai perire, / Ma, ben ripulso da contraria branca, / Ov'è virtute pur convien salire. / Non puo' morire chi al saver s'è dato, / Né vive in povertate né in difetto, / Né da fortuna puo' esser dannato...

2.3.3 Fras. Poggiare la branca: essere cauto?

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 61.30, pag. 206: Ché ciò lo franca, se davanti vede: / che 'l validore vale se no stanca / nel mal poggiar la branca, / e ne lo bene aver speranza e fede: / chi ben provede, di bruna fa bianca.

2.3.4 Fras. Porre la branca addosso.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 5, pag. 609.21: E intendi sanamente che io non sono vecchio come io ti paio: ella se ne è bene accorta ella; ma altramenti ne la farò io accorgere se io le pongo la branca adosso, per lo verace corpo di Cristo, ché io le farò giuoco che ella mi verrà dietro come va la pazza al figliuolo.» «Oh!» disse Bruno «tu te la griferai...

2.3.5 Fras. Uscire delle branche: sottrarsi al potere di qualcuno.

[1] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 24, pag. 188.9: Così l'uomo, il quale è nella podestà del diavolo, dee molto temere, che non gli prenda privilegio di prescrizione addosso, in guisa che poi volendo non gli possa uscire delle branche, colle quali ci tira infino all'inferno.

3 Parte dell'albero che si innesta sul tronco e porta le foglie, ramo.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 387, pag. 539: No credano le femene, però c'ai pelo blanco, / qe de li soi deporti sia recreto ni stanco. / Molti arbori florise en cima et en branco: / s'el à viva radice, de fruitar non è stanco.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 1, cap. 6, pag. 78.6: Allora venne davanti Lelio, uno nobile cavaliere, che tutto giorno andava davanti al primiero fronte de la battallia, ove Cesare era stato, e portava in mano uno dardo per ferire lo primo colpo, et avea in suo capo uno cappello di branche di quercia con tutte le ghirlande, in rimembranza ch'elli aveva molte volte guarentiti da la morte coloro cui elli aveva a guidare; altresì come la grande ghianda soleva esser vita dell'uomo al tempo che la terra non menava formento.

3.1 Ramo (del corallo).

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 378.10: Corallo pulito, quanto è più vermiglio e più pulito e piue grandi branche, tanto è migliore e tanto vale meglio.

[2] Doc. tosc., a. 1362-65, pag. 252.1: I brancha di corallo grande, bella. Contata fior. IIII.

3.2 Fig. Ramificazione (delle corna).

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 8.4243, pag. 374: Sicché ogni animal coi denti acuti / Non ha di corna nella testa brance: / Voglio che nel serpente il detto muti.

3.2.1 Fig. Diramazione, appendice ramificata.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 10, pag. 99.24: La città di Brandizio era guarnita e forte, per ciò ch'ella era assisa in su terreno fatta come due corna, e lo porto è intra queste due corna, sì che le navi non vi temono vento per le montagne che sono a destro et a sinistro. E per queste corna si è appellata Brandizio, che tanto è a dire in loro lenguaggio, quanto cervio; e quelle corna ànno più branche di roccie sì come corna di cervio.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 141, pag. 279.22: et poi dilige(n)tissimam(en)te ce(r)ca adp(re)sso la vena d(e) lu collo et trov(er)ai q(ue)lla la q(u)ale talga sollicitam(en)te et guarda ch(e) n(on) tochi la vena. E la d(ic)ta carne ch(e) à quasi branch(a), tagliala et carpila da la radicina, ch(e) cce no(n) remang(n)a cubelli.

4 Parte in generale (di un argomento, di un discorso, di una virtù, di un organo).

[1] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), Intr. cap. 4, pag. 233.27: E per benne savere la verità de çòe, se convene considerare alcune de queste se' parte, chi sono sì substantiali che no se poe dire alcuna cosa cum effecto for de loro, sì como è lo facto e la domanda. Mo' le altre branche se ponon metere e laxare, segondo la materia del facto...

[2] ? <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 25.22: Del secondo ramo d'umiltade. La seconda branca d'umiltade si divisa in questo modo.

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 7, pag. 133.26: una vescicha che si tiene a una brancha del feghato, ch'è apelata fiele...

5 Parte architettonica non meglio precisata (rampa di una scala?).

[1] Doc. fior., 1353-58, [1353], pag. 72.17: Dissermi Giorgio di Benci e Lapo di Vanni operai, a dì V d'aprile 1353, che io faciessi memoria di certi ristori che furono loro domandati per Neri di Fioravante e per li compagni, che ànno in sonmo il campanile, di lavorii che fanno più che i patti, come a presso dirò. VIIJ filari di marmo biancho, cioè IJ per ciaschuna faccia, allato alle colonne delle due branche, grosso 1/4, largho ..., lungho braccia ... .... braccia quadre di concio di pietre forti per la schala di sotto; che non è ne' patti più d'una ischala, et e' fanno parte dell'altra.

6 [Vet.] Locuz. nom. Branche cavalline: infiammazione delle ghiandole submascillari del cavallo.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 63, pag. 179.10: Sono alcune glandole alcuna fiata intorno alla gola delli cavalli, et spe(ti)alm(en)te quelle ch(e) par(e) e(ss)er carne, alcuni li chiama branch(e) cavalline, alcuni li chiama st(ra)ngnulloni; et q(ue)ste branca dove la gola et le guance con alcuna gurgulgiat(i)o(n)e alcuna fiata spirano li cavalli, et apena gioctove et portanu lu capo directo, sì cce la inflatione pare manifesta i(n) la gola; et alcuna fiata queste giandole infla troppo et ingrassanu et intanto ch(e) se strengne sì li i(m)miati ch(e) llu cavallu ad pena pò respirare, et lu cavallu male mang(i)a et male bive...

[u.r. 20.04.2023; doc. parzialm. aggiorn.]