0.1 brescian, bresciana, bresciani, bresciano.
0.2 Da Brescia topon.
0.3 Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.); Lett. pist., 1320-22.
In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.
0.5 Nel signif. territoriale (2) alternano bresciano s.m. e bresciana s.f.
0.7 1 Di Brescia, che proviene da Brescia. 1.1 Sost. Abitante di Brescia. 2 S.m./s.f. Regione dipendente da Brescia.
0.8 Maria Clotilde Camboni 19.04.2001.
1 Di Brescia, che proviene da Brescia.
[1] Lett. pist., 1320-22, 8, pag. 46.9: In Cremona entrò messer Simonino con gente bresciana, sì che la terra è bene sicura, e messer Galeasso si partio da oste, e àvi lasciato alcuna gente in una fortezza ne' borghi di quelle del Patriarca e del comune di Brescia.
[2] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 62.22: Nel MCCLXXXXVII ancora in Calen di Gennajo fu fatto Podestà un Messer Ubertino da Sala Bresciano per sei mesi.
1.1 Sost. Abitante di Brescia.
[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3.29, pag. 207.3: Dimorando lo Imperadore in Cremona, i Bresciani, i quali avean fatti i suoi comandamenti e ricevuto il suo vicario, messer Tibaldo Bruciati e messer Maffeo di Maggio capi ciascuno d'una parte, messer Maffeo, che prima tenea la terra, per ubidire dipose la signoria nella volontà dello Imperadore.
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 21.55, pag. 149: Pensa se il Brescian fu in gran temenza, / ch'ivi tre dì piové sangue dal cielo, / e se vi fen digiuni e penitenza.
[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 6, pag. 25.3: uno frate predicatore, lo quale avea nome frate Venturino de Bergamo de Lommardia, dello ordine de santo Domenico, commosse con soie predicazioni devote la maiure parte de Lommardia a devozione e penitenza e connusse questa iente in Roma allo perdono. Erano Bergamaschi, Bresciani, Comani, Milanesi, Mantovani.
2 S.m./s.f. Regione dipendente da Brescia.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 33, vol. 2, pag. 559.19: Per la qual cosa il detto Bavero ordinò di fare uno parlamento generale a uno castello di bresciana che si chiama Liorci...
[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 18 rubr., vol. 2, pag. 155.24: Come la gente di signori di Melano furono sconfitti in bresciana.
[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 19, vol. 1, pag. 500.13: Il Comune di Vinegia e il signore di Verona e quello di Padova e quello di Mantova e il marchese di Ferrara, [[...]] se n'andarono a Modona, dov'erano le bastite del signore di Milano, le quali non ebbono podere di levare, e lasciatovi l'asedio cavalcarono in sul bresciano.
[u.r. 26.09.2008]