BRETTO (1) agg.

0.1 brecta, breta, breto, bretta, brette, bretti, bretto.

0.2 LEI s.v. Brittus 'abitante della Britannia'.

0.3 Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.); Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.);Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII.

0.7 1 Afflitto dalla miseria o dalla disgrazia. 1.1 Sciagurato. 2 [Con valore di privazione]. 2.1 Privo di intelligenza, sciocco, credulone. 2.2 Privo di qualità nobili. 2.3 Privo di abiti. 2.4 Sterile, arido, brullo (la terra, un luogo). 2.4.1 Spoglio, secco (una pianta).

0.8 Maria Clotilde Camboni 25.01.2001.

1 Afflitto dalla miseria o dalla disgrazia. || In dittol.: dolente e bretto, povero e bretto.

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 3.51, pag. 905: Rispose el fellone [maledetto]: / «Noi non volemo tuo disdetto / e ch'à' negare ciò k'ài detto. / Noi te faremo povaro e bretto, / sì ke no ti rimarrà kasa né tetto».

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 366, pag. 113: De mi lasso tapino que donca pò fí creto, / Ke tut in questa puza permagn dolent e breto? / I plang e i tormenti, oi, quant eo sont recreto: / Mai no avró bon stao ni log ni bon asseto.

[3] Poes. an. urbin., XIII, 6.107, pag. 549: O morte naturale, / si ttu si' benedecta, / non me lassare a ttale, / de me fa' la vendecta. / Tu sòli essare uguale, / or non fare scellecta / de me povera brecta: / tràime d'esto incendore.

[4] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 85.13, pag. 203: E ne la posciai' muta del sonetto / i' vi dirò tutto ciò ch'i' vo' dire, / e chi lo 'ntende sì sie benedetto: / ch'i' dico ch'i' arrabbio di morire / a veder ricco chi dé' esser bretto, / vedendo bretto chi dovrie gioire.

1.1 Sciagurato. || (Melli).

[1] F Cantari di Rinaldo da Montalbano, XIV ex (tosc.), 15, 20.8: Tutti gridaron: «Signor, voi gli av[e]rete! / Tôi la corona e mettitela sùe!» / «Giammai sopra il mio capo non la metto, / se non giurate a disertar quel[lo] bretto!». || Melli, Cantari, p. 163.

2 [Con valore di privazione].

2.1 Privo di intelligenza, sciocco, credulone.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 5, docum. 1.26, vol. 2, pag. 386: Lo primo vedi / e se mi credi / d'Amor riceverai / e composto / molto tosto / a suo piager serai. / Un t'à detto: / «Ben se' bretto / se con suo piagere / servo a quella / tanto bella / ti credi vedere».

2.2 Privo di qualità nobili.

[1] Poes. an. fior., a. 1347, Ogni creata chosa.4, pag. 169: Ogni creata chosa si diletta / a ben ovrar di quel ch'ell'è dotata; / i' dico sopra' cieli l'angelicata / nobil natura, e' pianeti, e la bretta / creatura, d'animali ciaschuna setta, / e ogni pianta insensibil creata / a lloda del creante; e l'umanata / i' llui biasmar quanto più può s'affretta.

[2] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 16.9, pag. 436: E qui me' voglio 'l bretto castagniccio, / 'nanzi ch'altrove pan di gran calvello; / 'nanzi ch'altrove piume, qui il graticcio.

2.3 Privo di abiti.

[1] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 49.293, pag. 114: Disse sancta Maria: «O fiolo meo benedecto, / como eo te veço stare col corpo nudo e breto!

2.4 Sterile, arido, brullo (la terra, un luogo).

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 73, pag. 180.8: Neun buon animo è sanza Iddio. I semi divini sono sparti ne' corpi umani, i quali fanno frutto simigliante al principio loro, se caggiono nelle mani di buono coltivatore, crescendo iguali a quello, ond'elli procedettero; ma reo coltivatore gli guasta, e uccide, al modo, che la terra bretta, e rea fa paglia in luogo di biada.

[2] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 13, 15.3, pag. 166: Molto gli parber buone quelle erbette; / per lo deserto poi, securamente, / andò cercando quelle piagge brette. / Un mese andò che non trovò mai gente, / né uomin vi trovò né femminette: / tutto quel mese andò solettamente, / che non trovò se non bestie selvagge, / che gìen pascendo per quelle aspre piagge.

2.4.1 Spoglio, secco (una pianta).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio rose cum viola, 143, pag. 82: Anchora il temp d'inverno la mïa bella herbeta / Sí sta foiudha e verda», zo dis la vïoleta; / «La töa planta illora reman spoiadha e breta, / Plena de spin, ke scarpano ki entre lor se asseta. / La somma sí è questa: eo sont la flor beadha, / Ma tu per lo contrario trop e' da fí blasmadha...

[u.r. 09.10.2008]